MONDOVì
CUNEO CRONACA - Il Piemonte è una delle principali regioni italiane ed europee per diffusione e coltivazione del castagneto da frutto, il quale ne caratterizza il paesaggio di molte vallate alpine, in particolare nelle province di Cuneo e Torino. Se in generale i castagneti coprono oltre i 150mila ettari di superficie piemontese, il castagneto da frutto insiste su circa 4mila ettari. Sono molti quindi i castagneti che si possono recuperare alla produzione dei rinomati frutti: le castagne.
Inoltre la coltura del castagno da frutto appare ancor più interessante per i servizi ecosistemici che fornisce quali, per esempio, la caratterizzazione del paesaggio, la conservazione della biodiversità, con alberi habitat in grado di ospitare animali e altre piante; la produzione di funghi eduli particolarmente apprezzati, come i porcini e l’ovulo buono, che possono fornire un reddito integrativo alla vendita delle castagne.
Ma qual è la realtà attuale della produzione di castagne, e quali sono le prospettive future? Il Comizio Agrario e i Custodi dei castagneti delle Alpi Liguri cercano di rispondere a questa domanda mercoledì 14 dicembre alle ore 20,30 presso la sede del Comizio Agrario in piazza Ellero n. 45 in Mondovì attraverso il convegno dal titolo “Presente e futuro della castanicoltura. Coltura, cultura, ambiente ed economia montana”. Partecipano: la dott.ssa Maria Gabriella Mellano del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, e del Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte; Marco Bozzolo, castanicoltore. L'evento è gratuito.