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MONDOVI'/ Debutto per l'Academia Montis Regalis nella Giornata europea della musica antica

MONDOVì

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CUNEO CRONACA - Dopo il brillante prologo rappresentato dal concerto tenuto sabato 16 marzo in Sala Ghislieri, nel corso del quale è stato presentato il libro Francesco Castellino, l’uomo, i talenti, la città di Paolo Roggero e il violoncellista Adele Polo e il pianista Alberto Rainetti hanno eseguito una attraente silloge di opere di questo eclettico protagonista del panorama culturale monregalese del secolo scorso, Mondovì Musica prenderà ufficialmente il via sabato 23 marzo alle ore 18 in Sala Ghislieri, con il debutto ufficiale dell’Academia Montis Regalis come nuovo membro del REMA (Réseau Européen de la Musique Ancienne) in occasione della Giornata Europea della Musica Antica, che coincide con il primo giorno di primavera e si avvicina molto al compleanno di Johann Sebastian Bach, che vide la luce a Eisenach il 31 marzo 1685. Il REMA è un’organizzazione con sede a Versailles, che riunisce 177 enti musicali di 26 paesi europei e che consentirà da un lato all’Academia Montis Regalis di stabilire proficui rapporti con alcuni dei festival più importanti a livello continentale e dall’altro di elaborare progetti sempre più ambiziosi, in grado di riportarla ai fasti internazionali di qualche anno fa.

Il concerto vedrà grande protagonista Franz Silvestri, eminente specialista degli strumenti da tasto in auge tra il XVII e il XVIII secolo, che per l’occasione siederà alla tastiera di un Lautenwerk, un tipo di clavicembalo di rarissimo ascolto. Molto amato da Johann Sebastian Bach, che provava un naturale interesse per tutti gli strumenti nuovi, insoliti e complessi, il Lautenwerk presenta una cassa ovaleggiante e due registri, rispettivamente da quattro e da otto piedi. Il suono viene prodotto da corde pizzicate da plettri in cuoio, azionati da una o due tastiere. A causa della presenza di corde in budello, il timbro di questo strumento è simile a quello del liuto e della tiorba, e dunque assai più morbido rispetto a quello del clavicembalo. Il programma abbraccia due secoli, spaziando dal Rinascimento di Cipriano de Rore, grande compositore fiammingo che lasciò un’impronta duratura nel nostro paese, in particolare nella splendida Ferrara estense, e il Barocco maturo di Johann Sebastian Bach, con l’aggiunta di una serie di belle pagine di compositori noti e meno noti come Girolamo Frescobaldi e Domenico Zipoli, il tedesco Johann Caspar Kerll e l’olandese Jan Pieterszoon Sweelinck, maestro riconosciuto di tutti gli organisti attivi nelle città della Germania settentrionale nel XVII secolo.

Due giorni dopo alle 16, la Sala Ghislieri ospiterà il Concerto della Settimana Santa, un appuntamento ricco di suggestione, che verrà proposto dal giovane soprano coreano Kim Sang Eun, dal flautista Giuseppe Nova e dall’ensemble barocco dei Musici di Santa Pelagia, con questi ultimi protagonisti l’anno scorso dell’acclamato concerto Il vertice del Barocco. Il programma comprende alcuni dei più grandi capolavori sacri del XVIII secolo, che verranno abbinati a una serie di brillanti pagine per orchestra. Dopo il Concerto in re minore per archi e cembalo RV 128 di Antonio Vivaldi, il soprano Kim Sang Eun eseguirà Nulla in mundo pax sincera, un intenso mottetto tripartito del Prete Rosso, che nel 1996 ha raggiunto una inopinata notorietà internazionale per essere stato inserito nel celebre film Shine. Dallo sfolgorante sole della Venezia di Vivaldi si passerà poi alla potente città anseatica di Amburgo per la Suite in la minore per flauto, archi e basso continuo TWV 55 di Georg Philipp Telemann, una gradevole pagina orchestrale che mette a confronto gli stili italiano e francese, che in quel periodo continuavano a dominare il panorama musicale europeo. L’atmosfera raffinata di questa pagina lascerà poi il posto ai toni intimi e soffusi della cantata Ich habe genug BWV 82 di Johann Sebastian Bach, i cui versi riecheggiano il testo del Nunc dimittis, ossia il Cantico di Simeone, con cui l’anziano sacerdote ebreo rese grazie a Dio per avergli concesso il privilegio di vedere il piccolo Redentore del mondo. La celebre Sinfonia per archi “Al Santo Sepolcro” di Vivaldi precederà il meraviglioso Laudate Dominum per soprano e archi di Wolfgang Amadeus Mozart, brano più noto delle Vesperae solennes de confessore KV 339, che chiuderà il concerto su toni vivaci ed esultanti.

 

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