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MONDOVI'/ Dardanello Giovani: tra "Emozioni e storie olimpiche" nell’anno della pandemia

MONDOVì

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CUNEO CRONACA - La terza edizione del concorso ‘Dardanello Giovani’ stupisce e matura, anche nell’anno della pandemia Covid-19. L’intento di coltivare le giovani promesse del giornalismo, nel nome del maestro Piero Dardanello, giunge al traguardo nonostante il tema del bando rappresenti tuttora una chimera: il 2020 doveva essere l’anno dei Giochi di Tokyo, per questo i talenti sono stati chiamati a raccontare ‘Emozioni e storie olimpiche’.

Con il rinvio ormai deciso da mesi, la produzione degli elaborati non si è interrotta, offrendo una piacevole sorpresa: record di partecipanti, con iscrizioni in arrivo da nord e centro Italia. Un premio divenuto nazionale. 

Dal racconto del mito di Kobe Bryant, ai volteggi di Vanessa Ferrari sino al lampo di Usain Bolt. L’iniziativa, resa possibile dall’associazione ‘Piero Dardanello’, ha coinvolto giovani da tutto il Paese (21-30 anni), oltre ad una speciale categoria dedicata agli studenti del Cuneese (16-20 anni). Gli elaborati sono stati valutati da una giuria presieduta da Xavier Jacobelli (direttore di ‘Tuttosport’) e composta da Roberto Beccantini (presidente onorario del premio ‘Dardanello’), don Corrado Avagnina (direttore de ‘l’Unione Monregalese’), Massimo Mathis (capo della redazione di Cuneo de ‘La Stampa’) e Gianni Scarpace (condirettore di ‘Provincia granda’). 

Il concorso, promosso in stretta sinergia con un importante attore del territorio quale la Banca Alpi Marittime, sponsor unico sin dalla prima edizione, amplia orizzonti e offre importanti spunti culturali: «Questa edizione del premio - dichiara Giovanni Cappa, presidente della Banca Alpi Marittime - ha dato un segnale forte ai nostri giovani. La cultura non si ferma mai, neanche in un periodo difficile come quello che abbiamo e stiamo attraversando; come banca della comunità, siamo orgogliosi di poter trasmettere questo messaggio alle nuove generazioni». 

Podio in rosa per la sezione dedicata agli studenti cuneesi, dove si impone Giorgia Marenco (Liceo Sportivo Mondovì), mentre seconda è giunta Anna Cesario (Liceo Linguistico Mondovì) e terza Gaia Dotta (Liceo Sportivo Mondovì).

Nella categoria giovani, in cui è stato possibile rispondere al meglio alla dimensione nazionale del concorso con diversi partecipanti da fuori Piemonte, il primo premio è stato assegnato al monregalese Luca Calò. “La velocità di Usain Bolt fra visioni, emozioni e sentimenti. Bella idea. Si legge di corsa”: il commento di Roberto Beccantini ben fotografa l’intuizione dell’autore. Un articolo interamente dedicato al primatista giamaicano, un viaggio racchiuso in tre risposte, date da 9 amici su 10 alla domanda: “A cosa pensi se ti dico Usain Bolt?”, ovvero 100 metri, velocità, Giamaica. Al secondo posto, l’esaltazione della ‘Generazione di fenomeni’, in arrivo non a caso dall’Emilia: Mattia Cocchi (San Felice sul Panaro, Modena) ripercorre il viaggio di Bernardi, Zorzi, Cantagalli, Lucchetta, Gardini, Papi, Tofoli e compagni sotto la guida di Julio Velasco. Terza posizione per il vicese Alessandro Nidi, nuovamente sul podio con l’emozionante ricordo di Black Mamba. 

«La scrittura vuole e deve liberare i sentimenti - sottolinea Paolo Cornero, vicepresidente dell’associazione ‘Piero Dardanello’, primo artefice del riconoscimento e direttore del percorso didattico nelle scuole - non a caso, quando le dita scorrono sulla tastiera, i sogni prendono vita. Siamo orgogliosi di poter consegnare il terzo ‘Dardanello Giovani’, goccia di vita per i giovani talenti del giornalismo. Come ha sottolineato Luca Calò nel suo pezzo, i campioni dello sport restano eterni, non solo per i titoli vinti, ma anche per i ricordi e le emozioni che offrono agli appassionati: tutti noi ben ricordiamo cosa stavamo facendo nel 1982 o nel 2006. Grazie ai tanti ‘Pablito’, la vita si riempie di sentimenti: lacrime di gioia e dolore, versate per persone a volte mai conosciute dal vivo, ma eterne nella nostra memoria. Per sempre». 

L’ufficializzazione dei vincitori del ‘Dardanello Giovani’ è anche propizia per tracciare un bilancio dell’anno che è stato: «Terminiamo il 2020 con una certezza - sono le parole di Sandro Dardanello, presidente dell’associazione culturale nata in ricordo dell’ex direttore di ‘Tuttosport’ - ovvero con la volontà di lasciarci alle spalle dodici mesi particolarmente difficili. Difficoltà che pure non hanno scalfito la nostra passione: ieri con il premio ‘Dardanello’ ed il premio ‘Gasco’ (la cui cerimonia, nel mese di novembre, è andata in scena rigorosamente a distanza, beneficiando delle più moderne tecnologie, ndr), oggi con il ‘Dardanello Giovani’ ribadiamo la volontà di guardare avanti. Colgo l’occasione per porgere, a nome dell’associazione che ho l’onore di presiedere, gli auguri di buon Natale, con l’auspicio di poter riconoscere ai vincitori dei premi il giusto omaggio nel 2021, nel salone d’onore del Circolo sociale di Lettura di Mondovì». Orizzonte sul futuro, dunque: una promessa ed una speranza.

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