Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Migliaia di stelle alpine coltivate a Villar addobberanno l'albero di Natale donato al Papa

MONTAGNA

Foto
Condividi FB

ANTONELLA GONELLA - Per la Valle Maira quello in arrivo sarà un Natale decisamente speciale. Assieme all’abete bianco donato al Pontefice in occasione delle festività natalizie, viaggeranno infatti dalle 6 alle 8 mila stelle alpine coltivate a Villar San Costanzo dai vivai della Floricoltura Edelweiss di Livio Piumatto. Tante ne serviranno per realizzare l’addobbo del monumentale albero che nel 2023 sarà all’insegna della cura della Casa comune, nello spirito dell’Enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco, come ricorda la notizia recentemente pubblicata sul sito di Vatican News. I fiori verranno distribuiti lungo l’intero cono dell’albero: una cascata di 25 metri che vuole simulare una nevicata, grazie anche alle luci che si accenderanno nel corso della cerimonia inaugurale prevista sabato 9 dicembre, alle 17. Prende così vita la tradizionale rappresentazione della natività in Piazza San Pietro e in Aula Paolo VI, dedicata alla memoria degli 800 anni trascorsi dall’allestimento del primo Presepe, voluto da San Francesco nel borgo reatino di Greccio.

Nel frattempo a Villar San Costanzo i fiori simbolo delle Alpi sono stati selezionati e disidratati. In questi giorni verranno sottoposti a ulteriori procedimenti per garantirne la bellezza e la conservazione. Una pratica consolidata per i Vivai Edelweiss, abituati a fornire il comparto turistico e il mercato florovivaistico in giro per l’Italia. Anche se questa consegna ha un carattere decisamente eccezionale. “Partecipare all’allestimento natalizio della Santa Sede è un grande onore e un riconoscimento dell’impegno profuso dalla nostra famiglia in più di 40 anni di attività nel settore florovivaistico – commenta il titolare Livio Piumatto -. L’intera operazione è  nata da un lavoro corale che coinvolge il Comune di Macra guidato dal sindaco Valerio Carsetti, in collaborazione con il Comune di Cuneo, la Diocesi di Saluzzo e i cittadini da cui è partita la proposta di regalare l’abete al Pontefice”. Una comunità che crede fermamente nel rilancio della montagna contro il crescente spopolamento e che vuole testimoniare la vicinanza al Santo Padre. “Per i vivai – continua Piumatto - si tratta di un’opportunità di celebrare il Natale all’insegna della sacralità e dello spirito di appartenenza che da sempre ci lega al territorio”.

La Floricoltura Edelweiss oggi è gestita da una nuova generazione di vivaisti: Enrica Piumatto ha raccolto l’eredità del padre Livio e prosegue il suo sogno. Un sogno che, avviato nel 1988, non ha mai smesso di crescere e progredire all’insegna della tutela ambientale che nei vivai di Villar San Costanzo ha la priorità anche sulle logiche di carattere strettamente economico. La coltivazione delle stelle alpine punta infatti alla tutela di un fiore a rischio estinzione per colpa della raccolta incontrollata praticata negli anni. E nasce da una consapevolezza: per contribuire concretamente alla salvezza di una specie protetta dalla normativa regionale e nazionale, bisogna prima di tutto sensibilizzare le persone.

Il Leontopodium Alpinum, questo il nome scientifico, in natura cresce al di sopra dei 1800 metri di quota. Ed è diventato negli anni il simbolo della bellezza e della fragilità dell’ecosistema montano. Oggi la coltivazione in vaso, in filiera controllata, offre una valida alternativa a chi vuole godere della bellezza dei fiori senza alterare l’ambiente. Così per i vivai nascono negli anni le collaborazioni con parchi naturali, e giardini botanici di tutto l’arco alpino. E arrivano le partecipazioni ad Euroflora e a numerose altre mostre, oltre ai riconoscimenti per un impegno costante che si estende ad altre specie autoctone, come la Genziana o il Genepy.

Per la Floricoltura Edelweiss quella del prossimo 25 dicembre non sarà la prima collaborazione con la Santa Sede: in passato proprio dalle sue serre è partito l’allestimento dei giardini della baita di Introd, in Valle d’Aosta, in occasione delle vacanze estive di Papa Giovanni Paolo II.

Antonella Gonella

VIDEO