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Mestieri, simboli e fedi nel '500 in Valle Maira: lo scalpellino Frans Ferzini a Dronero

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - Palazzo Savio (via XXV Aprile 21, a Dronero) ospita gli incontri "Tra spirito e materia", un dialogo sulle fedi diverse a Dronero e in Valle Maira nel Cinquecento e sulle tecniche e le conoscenze sapienziali dei maestri scultori medievali.

Nel primo incontro, Frans Ferzini ha proposto un excursus storico sui mestieri che nel Medioevo, da Oriente a Occidente, erano collegati alla lavorazione delle pietre, partendo dalla cava e porta all’opera finita come una continuità operativa.

Nel percorso sono stati citati eventi e personaggi di riferimento e ci si è soffermati sull’organizzazione del cantiere. Sono state proiettate diverse diapositive con immagini di cave e cavatori, scalpellini, esempi stilistici, attrezzi antichi, simbologie, illustrazioni medievali di cantiere, citando personaggi importanti, ma sconosciuti tra i più, come Ursus Magester e Guglielmo da Volpiano.

Il secondo appuntamento, sabato 7 agosto, vedrà la partecipazione dello scalpellino-lapicida comacino Frans Ferzini (modera Enrico Perotto, vicepresidente dell’Aps Magrana). Ferzini parlerà principalmente delle confraternite di mestiere, degli eventi, dei simboli e del credo che accompagna il lavoro degli scalpellini medievali.

Verrà trattato, in particolare, il periodo altomedievale, spiegando come nell’Occidente si sia deciso tutto nel V secolo circa e come le conferme caratteriali dei metodi e degli stili di lavorazione si siano affermate tra il VII e il X sec.

Il programma

Ore 11, Convitto San Giuseppe, Via Roma - Dronero:

  • Dopo il primo intervento di sabato 31 luglio scorso, in cui Frans Ferzini ha trattato: “Dalla Torre di Babele alla Gerusalemme Celeste: 1. Dalla materia alla forma. Antica e tradizionale tecnologia della pietra”, l’autore presenterà ora la seconda parte così intitolata: “Dalla Torre di Babele alla Gerusalemme Celeste: 2. Le Antiche Maestranze”.
  • A seguire, passeggiata alla Parrocchiale dei SS. Andrea e Ponzio di Dronero, con illustrazione da parte di Frans Ferzini della facciata medievale

Lo scalpellino-lapicida comacino Frans Ferzini vive e lavora a Torino. Originario del dominio Mathildico della Valle dei Cavalieri (Pr), nel 1980 si è diplomato in Scultura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino sotto la docenza di Sandro Cherchi, vincendo il Premio Uberti. In seguito, si è specializzato nel settore lapideo ottenendo l’attestato al corso di “Taglio e Lavorazione del marmo, delle pietre e delle pietre dure”, tenuto nel quadriennio accademico dallo scultore Pietro Lorenzoni. Negli anni 1980-81 ha lavorato saltuariamente presso la cava dei Canaloni (Carrara) e di La Cappella (Seravezza) come riquadratore a mano di blocchi a taglio speciale di marmo Bianco Statuario e Bardiglio. È stato Professore di Scultura e Anatomia fino al 1995 e ha partecipato a diverse mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Attualmente opera come scalpellino per la lavorazione manuale dei marmi, graniti e pietre, nell’incisione epigrafica monumentale e decorativa, eseguita a mano, su lapidi funerarie ed ecclesiastiche, nel restauro dei marmi antichi e rifacimento degli arredi marmorei, in modo itinerante secondo la più concreta tradizione dei Magistri Commacini. È stato membro dell’organizzazione “Men of the Stones” di Stamford (Inghilterra). Fa parte del comitato direttivo de “L'informatore del marmista” e di “Marmor” della Zusi Editore di Verona. A Torino è scalpellino presso il Santuario Nostra Signora della Salute e presso la Sacra di San Michele. È membro dell’EASMS (European Association of Stone Masons and Scultptors).

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