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Merci e turismo verso la Francia: "Così la Granda sta arretrando di decenni, intervenire subito"

CUNEO

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CUNEO CRONACA - La provincia Granda da sempre sconta le carenze della rete viaria responsabili di un isolamento che, se non le ha impedito lo sviluppo capace di farne un esempio di imprenditorialità e di versatilità ben oltre i confini regionali, di certo ha reso assai più oneroso del dovuto raggiungere i traguardi di crescita via via succedutisi. È una "fatica" ingiustificata che altre aree del Paese non hanno dovuto affrontare e che ora, proprio mentre sembra che si stiano per sbloccare i cantieri della grande incompiuta, l’Asti-Cuneo, minaccia di diventare davvero eccessiva, non più gestibile.

Infatti, la buona notizia della possibile ripresa dei lavori per l’autostrada si scontra con una situazione infrastrutturale in campo viario di fatto diventata emergenziale. Ciò vale, in particolare, per il traffico stradale transfrontaliero, considerata l’importanza dei rapporti economici con la Francia. L’alluvione del 2 e del 3 ottobre scorsi ha causato un autentico disastro nell’area del tunnel di Tenda, in via di raddoppio dopo un’attesa paragonabile a quella sopportata per l’Asti-Cuneo, e la conseguente chiusura al traffico della Val Roia. A questo si aggiungono ora i timori sul possibile blocco, da parte delle autorità amministrative transalpine, del passaggio dei mezzi pesanti al Colle della Maddalena. Ciò originerebbe una situazione insostenibile per il trasporto merci.

Un preoccupato Giuseppe Viriglio, presidente della Sezione logistica-trasporti di Confindustria Cuneo, commenta: «In un panorama nel quale, purtroppo, la nostra provincia non ha mai brillato per qualità delle infrastrutture e dei servizi viari, oggi siamo di fronte al rischio di un pressoché totale isolamento rispetto alla Francia, per raggiungere la quale bisogna passare dalla Liguria o dal traforo del Fréjus, con un aumento notevole dei costi da affrontare per i pedaggi, maggiori consumi di carburante e tempi di percorrenza molto più lunghi. E per il colle di Tenda circolano voci molto allarmanti sul numero di anni, ripeto anni, che potrebbero passare prima che sia ripristinata la sede stradale».

Secondo Viriglio è fondamentale che sia nominato un commissario per Tenda, che al riguardo si abbiano certezze sui tempi e sulla immediatezza degli interventi e, soprattutto, che della delicatissima questione dei trasporti transfrontalieri della provincia di  Cuneo si faccia carico il Governo centrale: «Al riguardo mi appello ai parlamentari eletti nella Granda, affinché si facciano portavoce presso l’Esecutivo di problemi che sono gravissimi, i quali sul piano della viabilità fanno arretrare il Cuneese di interi decenni. In una situazione generale come l’attuale, con gli effetti deleteri dell’emergenza sanitaria a fronte della quale il tessuto produttivo locale ha dimostrato di volere e sapere reagire, la situazione non è sopportabile, rischia di essere un colpo mortale per molte aziende, comprese quelle attive nel campo del turismo e della ricettività. Confido che da parte dei nostri parlamentari vi sia una pronta e decisa presa di posizione, anche perché il Governo italiano dovrebbe anche farsi latore delle esigenze del territorio con la controparte francese».

(Nella foto Giuseppe Viriglio, presidente della Sezione Logistica e Trasporti di Confindustria Cuneo)

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