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Matteo Olivero e l'amore per la montagna: 5 percorsi e molti eventi per la mostra sul pittore

MONTAGNA

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Matteo Olivero ha creato in Val Varaita, in provincia di Cuneo, tra una vasta produzione, alcuni dei suoi quadri più famosi. Scrivere della frequentazione di questi scenari da parte del pittore è la sfida che l'associazione culturale Lu Cunvent di Rore di Sampeyre si è posta, per impulso della stessa passione e amore per la montagna che egli ha saputo magistralmente esprimere. Il lavoro svolto rappresenta un nuovo percorso di ricerca, fino ad ora inedito.

Mentre il rapporto tra Olivero e la Valle Maira è stato ampiamente studiato, in particolar modo dalla Fondazione Acceglio, il rapporto fra Olivero e la Valle Varaita è finora rimasto in secondo piano. Con questa mostra il Cunvent vuole farsi promotore della nascita dei percorsi oliveriani in valle Varaita. A riguardo è stata predisposta una cartina dei luoghi e dei punti di ripresa dei dipinti di Olivero.

L'analisi del catalogo curato da Angelo Dragone nel 1959 ha permesso di individuare una cinquantina di dipinti ambientati, appunto, in Valle Varaita. dopo aver localizzato i luoghi, identificandone il punto di vista, abbiamo rilevato dal confronto con gli originali le trasformazioni avvenute nel corso di un secolo. I titoli tramandati per i quadri relativi ai soggetti che interessano sono stati in parte confermati, mentre è apparso doveroso modificarne altri, ora precisandoli, ora determinandoli ex novo.

La ricerca si è evoluta nel senso della riappropriazione del legame di Olivero con la valle, anche attraverso suggestioni narrative che hanno arricchito il percorso. Le tradizioni coreutiche della valle, in particolare, hanno suggerito di ampliare l'interpretazione del nome "Rigadin", che Olivero attribuiva al suo doppio istrionico.

Perfino il costume indossato da Lucia Rosano, l'inseparabile madre di Matteo, in un ritratto per una volta gioioso, ha potuto essere ricondotto con certezza agli usi dell'alta Val Varaita fugando dubbi ricorrenti nella bibliografia. "Hanno coronato il nostro impegno due inediti e un terzo quadro da tempo non esposto, appartenenti a collezioni private, che proponiamo all'attenzione degli studiosi e degli appassionati".

L’associazione Lu Cunvent di Rore ha inaugurato presso l’albergo ristorante degli Amici dove si è tenuta la presentazione ufficiale con la presenza del curatore il prof. Antonio Musiari dell’Accademia Albertina di Torino. Successivamente ci si è spostati presso i locali del Cunvent, accompagnati da alcuni insegnanti ed allievi del laboratorio di musica del Cunvent, per visitare le tre sale dedicate all’allestimento. Lungo il tragitto dall’albergo degli Amici al Cunvent sono collocate inoltre dodici riproduzioni di opere di Olivero, gentilmente imprestate dalla società Maira s.p.a.

La mostra è curata dagli architetti saluzzesi Federica Maffioli e Andrea Ruggeri ed è articolata su 5 sedi: Cuneo (Casa Galimberti), Torino (Accademia Albertina), Saluzzo (Pinacoteca e Castiglia), Rore di Sampeyre (Lu Cunvent), Acceglio (Fondazione Acceglio).

La mostra è visitabile tutti i fine settimana di luglio dalle 15:30 alle 18:30. Ad agosto è visitabile il 3 e il 4, poi dal 10 al 25 resterà aperta tutti i giorni sempre dalle 15:30 alle 18:30. Resterà aperta fino al fine settimana del 31 agosto 1 settembre.

Alla mostra sono collegati quattro eventi collaterali:

il 13 luglio alle ore 17 la proiezione del documentario “Matteo Olivero, ritratto di un pittore” con la presenza del regista Andrea Icardi e dei rappresentanti della Fondazione Acceglio che hanno promosso l’iniziativa;

il 20 luglio alle ore 16 la presentazione del libro “Matè. Vita solitaria e randagia del pittore Matteo Olivero” con la presenza dell’autrice Daniela Bernagozz;

il 10 agosto alle ore 21 lo spettacolo teatrale “Matteo Rigadin Olivero” a cura della compagnia teatrale Coltelleria Einstein;

il 14 agosto alle ore 15:30 il laboratorio di disegno per bambini a cura di Coopculture “Ma che arte: disegniamo e coloriamo insieme”;

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.

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