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Manca il posto al tavolo per 2 consiglieri: "SiAmo Peveragno" abbandona la seduta

MONDOVì

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CUNEO CRONACA - Riceviamo dal capogruppo di "SiAmo Peveragno" Adriano Renaudi e pubblichiamo: "Circa l’abbandono della sala consiliare da parte della minoranza del Consiglio Comunale di Peveragno tenutosi l’ 8.10.2020, al fine di evitare errate interpretazioni è corretto precisare alcuni punti. 

Il primo è relativo al motivo per cui si è abbandonata la seduta e cioè che appena entrati abbiamo constatato che solo due dei quattro consiglieri di minoranza avevano un posto al tavolo della riunione.

Per gli altri due era prevista una sedia, separati dal tavolo e seduti ove normalmente è riservato spazio per il pubblico. Abbiamo immediatamente segnalato l’incongruenza, ritenendone determinante la risoluzione prima di iniziare i lavori del Consiglio. Ma non ci è stata riservata la benché minima proposta di ovviare all’inconveniente. Anzi si è insistito nel tentativo di convincerci ad accettare la situazione così com’era, cercando pure di giustificarla sminuendo la nostra richiesta e definendo in sostanza il nostro atteggiamento pretestuoso. 

Il secondo punto riguarda proprio il nostro atteggiamento. Non si è assolutamente trattato di un comportamento pretestuoso, come si sta cercando di far credere, né di un atteggiamento arrogante. La richiesta di posti al tavolo che garantissero pari condizioni e dignità a tutti i Consiglieri era stata fatta al primo cittadino immediatamente dopo l’esito delle votazioni. Ciò in quanto agli ultimi consigli avevo notato la minoranza, fatta eccezione per il capogruppo, collocata ed isolata al di fuori dal tavolo. 

Ad un incontro con il sindaco avevo infatti chiesto di far si che i consiglieri comunali potessero rimanere tutti riuniti, sempre nel rispetto del distanziamento, nella trattazione dei temi posti all’ordine del giorno. Non ritenevo accettabile che qualcuno rimanesse al tavolo ed altri relegati su sedie, con i fogli e cartelline sulle ginocchia e non quindi in condizioni di scrivere, consultare le carte ed affrontare serenamente e comodamente discussioni e votazioni. 

Il terzo punto sta nel constatare come manchi totalmente un dialogo ma non di certo da parte dell’opposizione. Per avere dialogo occorre rispetto ed a nostro avviso, tenere alcuni consiglieri appartati dal tavolo delle adunanze, nonostante fosse stato espressamente richiesto al sindaco, con congruo anticipo, dimostra invece una totale mancanza di quel necessario rispetto.

Specie se si considera che nella seduta è stato precisato che il gruppo di maggioranza aveva affrontato l’argomento ed aveva ritenuto andasse bene così. Il gruppo di maggioranza può decidere ciò che ritiene ma in certi casi, è doveroso il confronto, in particolar modo quando si tratta di scelte che coinvolgono direttamente altri consiglieri. 

Il quarto punto riguarda l’entità della richiesta. Considerata l’emergenza Coronavirus sarebbe opportuno prendere atto che in queste condizioni la sala non è più adeguata e va quindi concordata un'altra soluzione, anche al di fuori del palazzo. A Peveragno ci sono sale e locali che possono comodamente ospitare sia il pubblico che tutti i consiglieri, nel pieno rispetto del richiesto distanziamento. 

Il sindaco ha motivato la scelta appellandosi a questioni di bilancio. Va ancora precisato che il pubblico è stato dirottato in un altro fabbricato, a poche centinaia di metri dal Comune. Da lì avrebbe dovuto potere assistere, tramite video, alla seduta. Ma il collegamento è stato interrotto più volte, sia per audio e sia per audio video, rendendo difficoltoso seguire il consiglio. 

Bisogna prendere atto che la situazione emergenziale perdurerà per molto tempo e non penso che montare e smontare per tutti futuri consigli un sistema per la ripresa e la trasmissione delle sedute abbia costi inferiori all’affitto di una sala. Credo, se pur da verificare, che se per una volta tale servizio possa essere stato gratuito di certo non potrà essere così per il futuro, mentre esiste a Peveragno un centro congressi, a gestione pubblica, che potrebbe certamente concedere i locali ad un costo non eccessivo. E’ quindi necessario un dialogo e ripeto rispetto delle nostre cariche e proposte per stabilire e concordare come avverranno in prossimi consigli comunali. 

In sostanza sarebbe sufficiente non provocare certe situazioni ed avere l’umiltà per capire che a volte vanno anche rispettate le idee degli altri. 

Non comprendo veramente il motivo di questi atteggiamenti del Sindaco che esasperano gli animi creando inutili contrapposizioni su temi facilmente risolvibili. Chissà quando il primo cittadino dovrà affrontare temi più complessi come si porrà con l’opposizione". 

Adriano Renaudi
Capogruppo SiAmo Peveragno 

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