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Luna piena, ma da noi neppure l'illusione che sia blu

CUNEO

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ALICE MARINI - “Once in a blue moon” recitavano gli inglesi, i primi secondo la tradizione ad aver attribuito un nome a ciascuna luna piena dell'anno. Ogni stagione ne ha di norma tre: così la Luna del Seme ricorda la primavera, giugno è il tempo della Luna delle Fragole, allo spogliarsi della natura arriva la Luna delle Foglie, al principio della stagione fredda la Luna della Neve.

Ma succede che sette volte ogni 19 anni salgono a quota quattro, queste lune stagionali, dando luogo al tredicesimo plenilunio. E quando due pleniluni cadono nello stesso mese, alla seconda luna piena spetta il ruolo di Luna Blu.

Un colore che lascia perplessi, che l'occhio nudo naturalmente non recepisce. Un colore che può nascere semplicemente dal fatto che su alcuni calendari venisse disegnata in blu, apposta per venir distinta, oppure dall'antica cultura popolare ceca.

Qualunque sia l’origine del nome, la tredicesima Luna è senz'altro un evento eccezionale, raro e per chi vuole magico. L'occasione per ammirarla, dopo l'agosto del 2012 e prima del gennaio 2018, se non addirittura dell'anno 2034, cade esattamente in questo ultimo venerdì di luglio.

Ma, attenzione alle dicerie, noi la vedremo così come la vediamo ogni notte, il privilegio è unicamente degli abitanti del Nord America, dati i fumi che si sono alzati in seguito a incendi boschivi, che potranno effettivamente colorare di blu la luce del nostro satellite.

Non costa nulla alzare gli occhi al cielo ed osservare il corpo celeste piu fedele alla nostra terra, nella sua veste ordinaria grigio chiara, ma con un po' di fantasia potremo far sì che ci ricordi il cielo, il profondo oceano, i meandri della mente, il silenzio, la spiritualità, la pace ritrovata.

Alice Marini

 

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