BRA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Manca solo un'ora all'inaugurazione della personale “Fiori: emozioni a colori”, che si svolge al prestigioso palazzo Mathis di Bra, quando incontro l'artista Lidia Botto. Ha una figura slanciata, avvolta in completo elegante per semplicità, giacca color panna e calzoni neri a forma di sigaretta e un classico caschetto castano incornicia il suo svolto. La sua pittura coglie la vitalità e la delicatezza dei fiori, rappresentando la bellezza pura nella forma estetica, ma soprattutto l'essenza più profonda che evoca emozioni delicate e intime.
Nelle ampie stanze del piano nobile la luce naturale filtra e fa vibrare i colori dei fiori, è uno splendore cromatico e stilistico, che crea la suggestione di addentrarsi in un rigoglioso giardino, tanto da immaginare, persino, di percepire la fragranza profumata delle opere esposte.
"Come procede di solito il tuo lavoro?", domando all'artista Botto.
“Molto lentamente. Catturo immagini ovunque e quando colgo lampi di colore e di forma che mi ispirano, dipingo l'opera ma la mantengo solo se mi lascia contenta. Altrimenti la scarto. “Salvezza è il bianco gesso!”. E' la vernice di fondo che cancella l'opera che non mi soddisfa. Così la tela è di nuovo libera per accogliere altri progetti. E' sempre un'esperienza per fare meglio la volta seguente”.
“Cosa ti folgora per iniziare un dipinto?”.
“Prima di tutto la bellezza con la b maiuscola. Per esempio, durante un viaggio osservando uno stagno mi colpirono giganti fiori di loto che svettavano imponenti raggiungendo la mia altezza. Le loro foglie ampie e rotonde, simili a imbuti, raccoglievano l'acqua come piccoli bacini per canalizzare l'acqua".
“Hai colto un immagine poetica! Chissà quell'acqua verso quale destino stava scorrendo!”. Commento anch'io affascinata da quell'immagine potente.
Il tempo è trascorso veloce, scendiamo nell'accogliente cortile del palazzo dove si svolge la cerimonia dell'inaugurazione, a presentare l'artista, il professor Biagio Conterno, in veste di assessore alla cultura. Il pubblico è accorso numeroso e caloroso per dare omaggio all'artista, molto conosciuta e apprezzata, che ha rilasciato parole di sentito ringraziamento, in particolare rivolto alle sue ex colleghe di studi, sia del liceo artistico, che dell'Accademia Albertina di Torino. Affettuosa anche la presenza della pittrice braidese Silvia Brizio, amica della Botto sin dai tempi della scuola d'infanzia, che ha condiviso con lei lo stesso percorso di studi. Il tempo clemente ha favorito un piacevole incontro d'arte e di aggregazione.
Lidia Botto è nata a Bra. Diplomata al Liceo artistico e all'Accademia di belle Arti a Torino, dove è stata allieva di Carlo Terzolo, Piero Martina, Sergio Saroni e Mario Calandri. Già docente di educazione artistica alle scuole medie e di storia dell'arte al liceo scientifico, ha partecipato a importanti manifestazioni artistiche nazionali, ottenendo premi e riconoscimenti. Tra le varie esposizioni si annoverano: Galleria “Il Punto” - Bra; Galleria “Gibigianna” - Bra; Mostra degli Acquerelli - Cherasco. Svolge attività artistica dal 1972. Storica dell'arte, è autrice dei capitoli dell'Architettura e della Pittura del testo: “Tesori di Arte in Bra” e di numerosi articoli e saggi su riviste e pubblicazioni locali.
La mostra sarà visitabile ad ingresso libero fino a domenica 25 maggio con il seguente orario: lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 17,30; mercoledì e venerdì 9-12,30; sabato e domenica dalle 16 alle 18.
Per informazioni rivolgersi all'Ufficio Cultura e Manifestazioni (0172.430185); turismo@comune.bra.cn.it
Fiorella Avalle Nemolis