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Come si finisce nel baratro dell'alcool: "lezione di vita" all'Itis di Cuneo

CUNEO

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E' rivolto alle classi seconde dell'Itis Delpozzo di Cuneo e si chiama “Superciuk ex-perience project” il progetto di sensibilizzazione al tema dell’alcolismo. Il progetto si basa essenzialmente sul racconto di un ex etilista della propria esperienza negativa di alcolista, in questo caso Luca Oggero.

Il relatore ha ricordato le sensazioni che lo avevano indotto a finire nel baratro dell’alcool, mettendosi a nudo di fronte ai ragazzi con la rievocazione dei momenti più tragici del suo percorso umano: “… quando si inizia a farne uso, – ha detto Luca - l’alcol può sembrare una medicina che cura la depressione e facilita la convivialità: se ne fa un uso smodato e protratto nel tempo, può rivelarsi una trappola terribile da cui è impossibile uscire se non si viene aiutati. E’ infatti l’aiuto esterno, di gruppi come alcolisti anonimi o alcolisti in trattamento e, per chi ne ha la possibilità, del supporto dei familiari e degli amici (dei “veri” amici, non di quelli a cui lo lega soltanto il vizio), l’unica risorsa che può aiutare un alcolista a uscire dal vortice di solitudine e disperazione in cui la bottiglia lo ha ingabbiato”.

I ragazzi hanno mostrato molto interesse e hanno posto molte domande; parecchi di loro, al termine dell'incontro, si sono fermati a chiedere consigli e chiarimenti. Ecco alcune delle impressioni rilasciate alla fine dell’intervento:

“Questa esperienza è stata una lezione di vita, perché secondo me, sentendo queste testimonianze, riesci a capire qual è il giusto o lo sbagliato. Veramente due ore interessanti”.

“Luca, credo che tu sia una persona molto forte, soprattutto per il coraggio che hai avuto a venire a parlare oggi qui a scuola. Mi hai fatto capire molte cose. Auguri per il tuo futuro!”.

“Oggi ho visto un uomo che ha passato un periodo bruttissimo della sua vita, però ha saputo capire il problema e risolverlo”.

“E’ stata un’esperienza che ha coinvolto moltissimo noi ragazzi perché ci ha fatto capire l’altro lato dell’alcol e questo incontro è sicuramente utile per non cadere in quest’errore”.

“Dalle parole che ci hai appena detto possiamo imparare come nella vita tutto può cambiare. Possiamo imparare che c’è un riscatto per tutti e che non bisogna mai arrendersi di fronte alle mille sventure. Ti auguro un buon proseguimento, con tutto il cuore!”.

“Parlare dei propri sbagli rendendoli un insegnamento per tutti è una fantastica cosa. Ti ringrazio”.

“Molto impressionante (non ne avevo mai sentito parlare). Bellissime le letture e emozionanti le avventure. Sarà un motivo in più per non bere!”.

L’intervento è terminato con la lettura di una poesia, di cui è autore lo stesso Luca Oggero:

A tutti gli avvinazzati solitari

come son stato anch’io

e al sole che tramonta

già dal mattino

giù per le loro gole

assetate d’assenza

e ai loro monologhi con la bottiglia

che ascolta e tace

mentre scende

giù nella gola

e scende ancora

e scende il sole

e scende ancora

dedico un bicchiere d’acqua

e poi un altro

un altro ancora

e poi ancora un sorso

e poi una vita vera

che non sia solo sete

che beve se stessa

e non si spegne mai.

A tutti i caduti in guerra contro se stessi

e a chi ancora sta precipitando

dedico questo monumento

scolpito nelle parole Speranza e Futuro

e un abbraccio

che circumnavighi il vostro male

e che vi accenda un piccolo fuoco in petto.

Soffiateci sopra perché cresca

coi vostri fiati disillusi

che tutto scorre

finchè sei vivo nulla rimane per sempre

neanche la sofferenza

per quanto sia difficile da credere

quando ci nuoti dentro

e sembra non finire mai.

Finirà anche lei

e sboccerete ancora

fiori di carne serena

meravigliosi

come sa esserlo

chi nasce dal dolore

Luca Oggero. Scrittore, educatore professionale ed ex ubriacone cronico

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