MONDOVì
SERGIO RIZZO - Venerdì 29 novembre, è stato intitolato a Lesegno il nuovo plesso scolastico allo scienziato medico, innovatore e fondatore dell’istituto “prof Achille Sclavo”. Lesegno è la città di origine della famiglia di Achille Sclavo. Il padre Eugenio era capostazione ferroviario e si trasferì ad Alessandria, dove nacque Achille il 23 marzo 1861. Frequentò il Liceo dei Padri Scolopi di Savona e, dopo la maturità classica, si iscrisse alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino. Qui si laureò il 19 luglio 1886 col massimo dei voti.
Dopo alcune prime esperienze lavorative, la sua carriera di ricercatore venne riconosciuta, nel 1893, con la nomina a capo dei laboratori scientifici alla Direzione di Sanità a Roma. Passato all’insegnamento universitario, nel 1898 fu chiamato dalla Facoltà di Medicina di Siena. Nel 1904, dopo la sua scoperta del siero contro il carbonchio, fondò, a Siena, l’Istituto Sclavo. In seguito, dopo l’ampliamento e la produzione di vaccini, fu chiamato: “Istituto sieroterapico e vaccinogeno toscano Achille Sclavo”.
Il professor Achille Sclavo, pur nascendo ad Alessandria e passando la maggior parte della sua esistenza a Siena, fu sempre molto legato a Lesegno. Lo testimoniano i rapporti intercorsi con parenti e amici e le donazioni da lui elargite alla Comunità. Un piazzale gremito di cittadini e non solo, che hanno partecipato con grande calore all’evento.
L’inaugurazione del nuovo plesso scolastico rappresenta un traguardo storico e importante, dichiara il Sindaco Emanuele Rizzo, aggiungendo che la sua istituzione risponde soprattutto a un’esigenza: dotare il Comune di Lesegno, che da tempo conosce un notevole sviluppo demografico, di una struttura adeguata per consentire a tutti gli alunni di iniziare un nuovo percorso che li formi culturalmente e gli insegni, soprattutto, quei valori che poi li accompagneranno nel corso della vita.
“Questo è un momento importante per tutta la nostra comunità – ha ancora spiegato il sindaco Emanuele Rizzo – dei paesi vicini, delle autorità, del parroco don Marco e tutte le associazioni cittadine, che sono il vero cuore pulsante del nostro paese. Il prof. Achille Sclavo, a cui oggi noi intendiamo dedicare il nostro plesso scolastico, è stato un illustre concittadino del Comune di Lesegno. Studioso e ricercatore di fama mondiale che, grazie al suo impegno, ci ha donato un vaccino contro il “carbonchio ematico”. Questo è un momento importante per tutta la nostra comunità, ringrazio il dirigente scolastico professor Bruno Gabetti, le maestre, gli alunni, i sindaci dei paesi vicini, che sono il vero cuore pulsante del nostro paese. Inoltre, un sentito grazie a tutti i bambini che sono intervenuti. Sono davvero felice, inoltre, di porgere i miei più sentiti ringraziamenti al corpo insegnante e non della scuola, in particolar modo alla maestra Serenella Arfini, responsabile di plesso, per la sua sempre costante presenza, collaborazione e disponibilità al dialogo e al confronto e un sentito ringraziamento alla ditta “Prana” di Lesegno per il lavoro della scritta".
“Inaugurare oggi il plesso scolastico di Lesegno al “prof Achille Sclavo” – ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Graglia – è un momento su cui riflettere puntando sui nostri giovani che sono il nostro futuro, offrendo a tutti loro un’opportunità di socializzazione".
L’evento ha visto la partecipazione inoltre dell’assessore all’Istruzione di Siena Lorenzo Lorè, che ha espresso il suo onore nel rappresentare la città in questa importante occasione. “L'intitolazione non è solo un tributo alla figura di Sclavo - ha spiegato l’assessore Lorè – ma anche un gesto che rafforza i legami tra Siena e Lesegno. Due comunità unite dalla passione per la ricerca e l’innovazione. Lorè ha inoltre evidenziato come “l’eredità del prof. Achille Sclavo possa essere d’ispirazione per i giovani, custodi del futuro e della conoscenza”.
L’assessore ha ringraziato i cittadini di Lesegno per l'accoglienza calorosa, rimarcando come il legame tra le due città, già consolidato dall’opera di Achille Sclavo, si sia ulteriormente rafforzato in questo gesto simbolico. L’incontro ha rappresentato non solo un riconoscimento del passato, ma anche un invito a guardare al futuro, con l’auspicio che le nuove generazioni possano trarre esempio da un grande scienziato e contribuire così al progresso della società.
Sergio Rizzo