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LEQUIO TANARO/ Inaugurato a Biella il lastricato alla memoria dei caduti della Grande Guerra

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Una numerosa rappresentanza di sindaci del Piemonte e della Sardegna, hanno partecipato alla cerimonia inaugurale del lastricato monumentale alla memoria dei caduti della prima guerra mondiale. L’opera è stata realizzata presso l’area “Nuraghe Chevu” di corso San Maurizio a Biella come simbolo dell’imperitura fratellanza esistente tra Sardegna e Piemonte.

Sono stati oltre duecento i Comuni delle due regioni che hanno inteso aderire al progetto portato avanti dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” promosso dalla prefettura e dalla città di Biella, inviando pietre locali con inciso il nome del Comune e il numero dei Caduti del primo conflitto mondiale.

Tra i numerosi rappresentanti sindaci dei Comuni, ha presenziato alla cerimonia anche il vicesindaco del Comune di Lequio Tanaro, in provincia di Cuneo, Giuseppe Trossarello che accompagnava il partigiano Ugo Re di Lequio Tanaro di anni 95.

“Nel 1983 - racconta il vicesindaco Trossarello -gli venne conferito dall’allora presidente Sandro Pertini, il titolo di grand’ufficiale della Repubblica italiana. Ugo Re, è la figura più significativa vivente  del Comune di Lequio Tanaro. Nel periodo bellico, a 17 anni, venne trovato  e catturato dalle milizie fasciste sotto un cumulo di fieno dove con alcuni compagni si era nascosto.

Accettò la fucilazione. Rimase per ben tre giorni al muro pur di non parlare e tradire gli amici, salvando in tal modo numerose vite umane. Ritenedolo uno sbandato, al fine venne liberato e inviato in un campo di concentramento da dove fortunatamente ne uscì vivo. Nel periodo in cui in televisione c’era la famosa trasmissione di “Portobello” condotta da Enzo Tortora, era la seconda metà degli anni ’70, Ugo Re era stato ospite nella trasmissione per cercare i partigiani con cui aveva condiviso quei momenti tragici e la ricerca si dimostrò fruttuosa.

Ne furono ritrovati due. A seguito di questo fatto e conosciuta la vicenda, il presidente Pertini lo volle al Quirinale dove lo nominò grand’ufficiale della repubblica italiana. Per il nostro Comune è motivo di orgoglio avere come cittadino Ugo Re che ha rappresenta e continua a rappresentare la figura dei combattenti per la libertà della seconda guerra mondiale.”

Sergio Rizzo

(Nella foto: il partigiano Ugo Re con il vicesindaco Giuseppe Tossarello)

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