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Le salvano la vita con un intervento d’urgenza: il "grazie" ai medici dell'ospedale di Mondovì

MONDOVì

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CUNEO CRONACA - Ci sono storie dove il confine tra i lieto fine e il dramma è sottile, talmente tanto flebile che il destino sugli esiti può essere in mano ad una persona, che con la sua competenza, il suo sangue freddo, le sue capacità, può far cambiare gli esiti degli eventi.

Questa è la storia del piccolo Michele, venuto al mondo all'ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì (Cuneo) il 18 febbraio scorso; è la storia di papà Mauro; ma soprattutto è la storia di mamma Valentina, che dopo aver vissuto la gioia del parto, assieme alla sua famiglia è precipitata in un incubo che poteva avere conseguenze fatali. Una grave emorragia, un'operazione urgente in codice rosso, poi la terapia intensiva, intubata, la lotta sul confine, l'attaccamento alla vita, il ritorno alla normalità.

Oggi Valentina può godersi il piccolo Michele, assieme a Mauro ed Emma. “Può raccontarla” con semplicità. E tutto ciò grazie ad un équipe di persone preparate e prontissime; in primis, la dottoressa Chiara Bondi, che ha effettuato le prime manovre per arrestare l’emorragia; le ostetriche Giulia Amato e Marina Gagliardi; e la dottoressa Maria Milano, ginecologa, responsabile di Ecografia e Diagnosi prenatale presso l'Ospedale monregalese, che assieme alla dottoressa Bondi ha effettuato l'operazione.

«In pochissimi minuti – racconta Valentina – la dottoressa Milano e la sua “squadra” sono riusciti ad organizzare la sala operatoria, eseguire l'intervento, salvarmi la vita. Gli ospedali più grandi, in queste situazioni, sono dotati di sala operatoria interna, Mondovì non ne è provvista, ma la grande professionalità della dottoresse Bondi e Milano e di tutte quante le persone che sono intervenute ha fatto la differenza. Da parte mia, di Mauro, del piccolo Michele, di tutta la nostra famiglia, non può che andare un grande “grazie” a queste persone splendide, eccezionali sia dal punto di vista professionale che da quello umano. Un “grazie” che si estende al personale dei reparti di Rianimazione, Ostetricia e Nido dell'Ospedale Regina Montis Regalis, che non mi hanno mai fatto mancare la loro vicinanza e il loro calore. Un ringraziamento che vuole raggiungere anche i donatori di sangue, un gesto prezioso che spesso contribuisce a salvare vite».

Una storia di “buona sanità”, una storia a lieto fine, una storia di eccellenza monregalese che ha regalato felicità e futuro a una bella famiglia.

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