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Sposa cebana con nozze in alta uniforme per il comandante dei carabinieri di San Michele

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Nella parrocchiale di Sale San Giovanni (Cuneo), alla presenza di un numeroso pubblico composto da parenti, colleghi e amici, don Marco Sciolla ha unito in matrimonio il comandante della stazione carabinieri di San Michele Mondovì Daniele Dimartino e Paola Piovano di Ceva.

Tra i numerosi invitati anche il capitano Raffaello Ciliento, comandante della compagnia Carabinieri di Mondovì che durante la funzione religiosa ha letto la "Preghiera del carabiniere". Al termine della cerimonia, sul sagrato della chiesa, i neo sposi hanno trovato a attenderli un picchetto d’onore composto da sei carabinieri in alta uniforme che hanno formato un ponte di sciabole sotto il quale sono passati, accompagnati da uno scrosciante applauso da parte dei numerosi presenti.

Questo momento ha un significato estremamente importante, in quanto sta a indicare il passaggio da parte degli sposi da una fase della loro vita a una vita nuova matrimoniale ricca di sicurezza e felicità. La decisione di sposarsi in divisa indossando l'alta uniforme, per un militare, non rappresenta solo un aspetto estetico, ma racchiude dei significati molto più profondi e importanti.

Indossare la divisa vuole essere un modo per dare considerazione all’Arma di appartenenza, onorandola nel giorno delle nozze, il giorno più bello della propria vita. Gli sposi, cui vanno gli auguri di tutta la comunità, sono poi partiti per il viaggio di nozze con destinazione “Tanzania”.

Sergio Rizzo

(Foto Sandro Giudici)

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