MONTAGNA
MARIANO ALLOCCO - Lidentità europea oggi è in discussione, Brexit e Grexit incombono, ricompaiono barriere e divisioni antiche che si credevano superate, le frontiere tornano a segnare confini, ma conosciamo le comuni radici che ci uniscono?
Chi sa, per esempio, perché sulla bandiera ci sono 12 stelle? Credo pochi.
Strutture di potere, religioni, organizzazioni, civiltà, hanno simbologie proprie che li caratterizzano e li identificano e in cui si riconosce una identità collettiva, normale perciò che lEuropa, fin dallinizio del suo percorso storico, si sia dotata di tutti quei simboli che la caratterizzano come entità politica.
Sono stati scelti linno, tratto dallultimo movimento della Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, il nuovo motto uniti nella diversità, preparato per accogliere i paesi dellEst che hanno storie radicalmente diverse da quelle degli stati fondatori ed è stata individuata la data del 9 maggio per Festa dellUnione, perché fu il 9 maggio del 1950, con la dichiarazione di Robert Schuman, che i governi dei principali stati del vecchio continente, nel pieno della guerra fredda, stabilirono unintesa per impedire nuovi conflitti in Europa. Infine cè la bandiera, il vessillo blu con dodici stelle (ora dorate, ma inizialmente bianche) allineate a intervalli regolari lungo un cerchio centrato in essa.
Tutti questi simboli sono stati confermati il 10 luglio 2006 a Bruxelles quando è stata distribuita la bozza definitiva della Costituzione Europea, compresa la bandiera, che aveva dodici stelle quando gli stati che lhanno scelta erano solo sei e che continua a averne dodici anche con lingresso delle nazioni dellEst.
In quel contesto la mancata menzione delle radici cristiane nel preambolo della prima bozza di Costituzione ha provocato tempo fa polemiche sul piano politico e la formale protesta della Santa Sede, ma a ben vedere il richiamo al cristianesimo è presente proprio sul simbolo per eccellenza, sulla bandiera (1) perché quelle dodici stelle provengono dal culto della Vergine Maria e sono svincolate dal numero degli stati aderenti.
Ma veniamo alla sua storia. Il primo Consiglio dEuropa si costituì a Strasburgo nel 1949, allora esso era un organismo poco più che simbolico, che aveva lobiettivo di porre le basi per una auspicata federazione del Continente e lanno dopo bandì un concorso di idee, aperto a artisti europei, per individuare la comune bandiera. La gara fu vinta dal bozzetto presentato da un artista allora poco noto, Arsène Heits: dodici stelle bianche disposte in cerchio su sfondo blu.
I colori, bianco e blu, colpirono il presidente della commissione giudicatrice, Paul M. G. Lévy, che vide probabilmente in essi un richiamo alla bandiera del neonato Stato dIsraele, bianca e blu appunto.
Il numero dodici, poi, creava un ponte tra le due fedi, questo numero compare più volte nellantico e nel nuovo testamento, dodici i figli di Giacobbe e le tribù di Israele, dodici gli apostoli di Gesù, dodici, come le porte della Gerusalemme Celeste, le edicole in San Giovanni, lantica basilica lateranense cattedrale di Roma.
Le origini delle dodici stelle della bandiera vanno cercate con questa chiave di lettura, esse sono legate al culto della Vergine Maria e allApocalisse.
Arsène Heits, come migliaia di cattolici di allora e di oggi, aveva al collo la cosiddetta Medaglia Miracolosa e da essa trasse lo spunto per il bozzetto della bandiera. Questa medaglia era stata coniata dopo lapparizione della Madonna a Catherine Labouré nel 1830, fu la Madonna stessa che indicò alla religiosa di rappresentare sulla medaglia le dodici stelle della corona posta sul capo della donna dellApocalisse (2) e Bernardette Soubirous portava la Medaglia Miracolosa legata al collo con uno spago l11 febbraio 1858, quando le apparve per la prima volta la Signora che era vestita di bianco e blu.
Il bozzetto della bandiera piacque alla commissione tutta, anche se ci furono inizialmente discussioni sul numero delle stelle. Perché 12 quando gli stati fondatori erano solo 6? Perché farle restare 12 anche in seguito?
Arsène Heits alla commissione non svelò la provenienza biblica del simbolo (lo ammise solo in seguito), ma sostenne che il 12 era, per la sapienza antica, un simbolo di pienezza, questa lettura allora passò e questo numero e stato confermato ancora recentemente, Il numero 12 simboleggia, da sempre, la perfezione e lunità ed è inamovibile indipendentemente dal numero degli stati che entreranno a far parte dellUnione.
Nessuna affinità con il numero delle stelle della Old Glory, la bandiera degli Stati Uniti dAmerica, là un laico richiamo al numero degli stati confederati, qui invece un esplicito riferimento alla fede cristiana.
Per finire unultima notizia, che per i credenti può essere oggetto di riflessione e per gli altri invece può essere catalogata come una di quelle argute astuzie della storia di cui parla Hegel. Il 25 ottobre 1955, l'Assemblea parlamentare del Consiglio dEuropa scelse all'unanimità lemblema di colore azzurro, raffigurante un cerchio di dodici stelle d'oro; ladozione ufficiale della bandiera fu sancita poi con una solenne cerimonia, messa a calendario tenendo conto esclusivamente degli impegni dei politici che componevano il Comitato dei Ministri e che si svolse l8 dicembre del 1955, festa dellImmacolata Concezione, giorno che per tutti i leaders coinvolti era casualmente libero da altri impegni.
Nella risoluzione adottata nell'aprile 1983, il Parlamento Europeo raccomandò di utilizzare come bandiera comunitaria quella creata dal Consiglio d'Europa nel 1955.
Il Consiglio Europeo, nel giugno 1984, in occasione della sua riunione di Fontainebleau, sottolineò la necessità di promuovere l'immagine dell'Europa tra i cittadini e nel mondo e nella riunione di Milano del giugno 1985 propose alla Comunità di scegliere come emblema quello scelto l8 dicembre 1955, cosa che avvenne allinizio del 1986.
Da allora sia il Consiglio d'Europa che la Comunità Europea (e, dopo l'entrata in vigore del trattato di Maastricht, l'Unione europea) si riconoscono in una sola bandiera, che è diventata il simbolo per eccellenza dell'identità europea e delle sue istituzioni e la presenza di un simbolo che fa riferimento alla religione nel luogo sacro per eccellenza anche a una lettura laica, sulla bandiera, è ormai cosa fatta.
Non è la prima volta che questo accade in Europa, cè un precedente illustre e proviene da un tempo in cui il culto della Vergine non si era ancora affermato, anche in questo caso però ci si riferì allApocalisse, non alla donna con un diadema di 12 stelle, ma alle 12 porte della Gerusalemme Celeste (3).
Una simbologia legata alla fede cristiana e proveniente dalle sacre scritture è stata ripresa e riportata su una bandiera allinizio del secondo millennio, sulla bandiera dei Conti di Saint Gilles, i Conti di Tolosa. In essa i quattro assi della croce raggiungono, divergendo nei vertici, 12 cerchi disposti in circolo in modo perfettamente sovrapponibile alle stelle della bandiera europea. Quei dodici cerchi rappresentano le dodici porte della Gerusalemme Celeste (E le dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta è formata da una sola perla) mentre la croce disegnata al loro interno rappresenta gli assi ortogonali di quella città. La simbologia del 12 presente sulla bandiera dei Conti di Tolosa è riconducibile alla stessa fonte biblica a cui fanno riferimento le 12 stelle dellEuropa, allApocalisse e in qualche modo le due bandiere sono un ponte fra ebraismo e cristianesimo, tra antico e nuovo testamento.
Allora come ora il legame profondo tra le strutture di potere religioso e laico, intese come le componenti fondamentali di una civiltà, aveva portato a emergere e a comparire a livello di vessillo una simbologia che abbracciava linsieme del sentire collettivo.
Anche il motto dellEuropa attuale, Uniti nella diversità, calza a pennello all'ipotesi di civiltà dOc del X XII secolo, un ponte ideale unisce a distanza di un millennio due mondi che hanno molti tratti caratterizzanti perfettamente sovrapponibili. Questo ponte può essere rappresentato dallo sventolare sincrono di due bandiere che hanno origini comuni, una storia che andrebbe riletta.
1 -Vittorio Messori pag. 27 Corriere della Sera 14 luglio 2003 (che ripropone uninchiesta già pubblicata nel 95 su Famiglia Cristiana)
2 - Apocalisse - Capitolo 12 - [1] Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.
3 - Apocalisse Capitolo 21 - La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d`Israele. A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. 14Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli.
Mariano Allocco