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Le 'Cose nuove' di Amoris Laetitia mercoledì 8 giugno

FOSSANO

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“Amoris Laetitia”, il testo uscito dalla penna di Papa Francesco frutto del paziente e tenace percorso sinodale, sta chiamando a raccolta molte Diocesi italiane e non solo, come si evince dal fiorire delle occasioni di incontro, dibattito e approfondimento che sono state già offerte a soli due mesi dalla pubblicazione; a prendere la parola Vescovi ma anche teologi, sposi ed altri esperti di famiglia, accomunati dalla passione per i temi che nell’esortazione vengono trattati.

Passando velocemente in rassegna i principali contributi, emerge un sostanziale apprezzamento di “Amoris Laetitia”, la quale si distingue dai precedenti documenti ecclesiali per il tono carico di speranza (“Il meglio è quello che non è stato ancora raggiunto” 135), aperto al futuro (“Si tratta di generare processi più che dominare spazi”, 261), e per il linguaggio accessibile a ogni lettore. Il cuore pulsante del testo a parere unanime, lo si trova nel cap. 4 che contiene un commento all’inno alla carità di san Paolo, declinato al rapporto coniugale; anche il cap. 5 sulla vita della famiglia in senso allargato, e il cap. 7 che mette a tema l’educazione dei figli, hanno raccolto un ampio consenso, soprattutto perché ordinati a “tenere i piedi per terra” (6)

Il capitolo 8 che mira ad accompagnare, discernere e integrare le coppie in nuova unione, attualmente risulta quello più discusso: se da una parte il conflitto delle interpretazioni intimorisce e spinge qualcuno ad arretrare a fronte della complessità di una storia di amore (come del resto lo stesso Papa riconosce: “Comprendo coloro che preferiscono una pastorale più rigida che non dia luogo ad alcuna confusione”, 308), dall’altra invece poter domandare, cioè mettersi insieme a cercare una risposta “volto per volto, volta per volta” rinunciando a trovarla già confezionata e pronta all’uso, ci pone in perfetta sintonia con le intenzioni di Francesco (“Quando lo facciamo, la vita si complica sempre meravigliosamente”, 308).

Qual è la posta in gioco che “Amoris Laetitia” mette sul tappeto? E’ a tema l’amore nella famiglia soltanto, oppure è possibile rintracciare in questi 9 capitoli qualcosa come una forma rinnovata di Chiesa che Papa Francesco sogna e verso la quale muovere i nostri passi? Come orientarsi allora per raccogliere le sfide che questo testo porta con sé, evitando di farle rimanere lettera su carta, ma traducendole in gesti e parole?

La Diocesi di Fossano, l’Associazione Culturale “L’Atrio dei Gentili”, il progetto “L’anello perduto”, in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale Familiare, invitano tutti coloro che vogliono orientarsi nella lettura di “Amoris Laetitia” ad un incontro col prof. Andrea Grillo, docente di Teologia dei Sacramenti presso il Pontificio Ateneo “S. Anselmo” a Roma, e di Liturgia presso l’Abbazia di Santa Giustina a Padova, mercoledì 8 giugno alle 20.45 presso l’Aula Magna del Seminario di Fossano (viale Mellano, 1). 

Il prof. Grillo ha seguito passo a passo l’evolversi del cammino dei due Sinodi attraverso una serie di commenti sul blog http://www.cittadellaeditrice.com/munera/come-se-non/  gli ultimi dei quali sono stati raccolti nella pubblicazione LE COSE NUOVE DI “AMORIS LAETITIA”. Come Francesco traduce il sentire cattolico, Edizioni Cittadella, Assisi, 2016.

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