MONDOVì
SERGIO RIZZO - Il consiglio dell’ordine degli Ingegneri della Provincia di Cuneo ha organizzato il Convegno Nazionale “La lezione del Tanaro: memorie, insegnamenti e prospettive future”, che si è tenuto ad Alba. La Giornata è un punto di riferimento non solo commemorativo ma intende rivolgersi ai tecnici che hanno operato nel campo della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e di salvaguardia del territorio. Nel trentennale dell’alluvione in Piemonte, è stata un’occasione per ricordare le vittime e i danni subiti da un vasto territorio.
Sono stati analizzati cause e gli effetti dell’evento, e valutarne i progressi compiuti in termini di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico per definire le strategie e gli interventi per un futuro più sicuro. “È fondamentale fare tesoro delle esperienze passate - spiega il presidente dell’ordine degli ingegneri della provincia di Cuneo Adriano Scarzella - comprendere le cause profonde di questi eventi estremi e mettere in atto misure efficaci per prevenire e mitigare i rischi futuri".
Negli ultimi anni, siamo stati testimoni di fenomeni meteorologici estremi, caratterizzati da un’alternanza di ondate di siccità e piogge intense, con conseguenti alluvioni e danni ambientali più o meno gravi a cose e persone. I danni si contano, infatti, sia in termini di perdite economiche che di vite umane. Ormai da anni gli ingegneri italiani sostengono con forza l’attuazione delle opere di prevenzione. Sulla base di numerosi rapporti del Centro Studi CNI che dimostrano come la prevenzione sia economicamente più vantaggiosa rispetto ai costi che lo Stato è costretto a sostenere per le varie ricostruzioni.
“Ho partecipato con entusiasmo e interesse al convegno organizzato dall’ordine degli ingegneri a Alba” spiega il sindaco di Ceva Fabio Mottinelli, “ringrazio il presidente dell’ordine l'ingegnere Adriano Scarzella per l’invito fattomi per intervenire durante i lavori. Nel mio intervento, ho lasciato una riflessione e lanciato una sfida a tutti noi amministratori; ovvero davanti ai professionisti della progettazione. Ha detto bene l’assessore regionale Marco Gabusi quando sostiene che quando si parla di sicurezza e di interventi salvavita, non hanno senso le lungaggini burocratiche, ma servono procedure agevolate e veloci. Questo, ogni rappresentante politico deve trasmetterlo ai propri vertici. È corretto quanto sostiene il Presidente della provincia Luca Robaldo sulla dualità dell’acqua, risorsa ma anche pericolo.
Proprio in questi giorni in cui si parla della diga sul Tanarello per risolvere i problemi della siccità sul versante ligure, e mentre ricordiamo la grande alluvione del '94, nel frattempo ne abbiamo subite altre due e due le abbiamo scampate per miracolo, e la riflessione nasce spontanea: il clima sta cambiando velocemente, ma noi ci stiamo attrezzando altrettanto velocemente? La sfida, proposta che lancio a me per primo, ma a tutta la politica dai miei colleghi sindaci, passando per i presidenti di provincia e gli amministratori regionali è: lavoriamo per un progetto che ci salvi da alluvioni e siccità lungo tutta l’asta del Tanaro, da dove nasce fino a quando si immette nel Po. Ho trovato molti sostenitori tra i partecipanti al Convegno. Iniziamo insieme a tracciare una strada che potrà essere utile e percorsa da tutti".
Sergio Rizzo