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"Langhe Roero Monferrato" senza più trattini e l'idea di investire sui grandi ristoranti

ALBA

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Nell’ambito della ventottesima edizione della Fiera regionale del tartufo e dei vini del Roero di Vezza d’Alba, si è tenuto un interessante convegno organizzato dall’Ordine dei Cavalieri del Roero in stretta collaborazione con il Comune della provincia di Cuneo. Il tema proposto, “Multiforme Roero: dalle rocche selvagge alle eccellenze produttive”, è stato brillantemente sviluppato da un tavolo di relatori il cui livello culturale, di competenza ed esperienza è riconosciuto ben oltre i confini dell’Albese e del Roero. Dopo il benvenuto da parte del sindaco Carla Bonino, e del gran maestro Carlo Rista, il giornalista e scrittore Gian Mario Ricciardi, nelle vesti di moderatore, ha introdotto, ciascun esperto, senza esimersi dal proporre di volta in volta anche sue suggestive considerazioni.

Luigi Barbero, presidente dell’Ente turismo Alba, Bra, Langhe, Roero, nell’ambito di ampie e documentate riflessioni, ha tratteggiato del turismo roerino, dati alla mano, sia l’attuale soddisfacente situazione, sia le promettenti prospettive di sviluppo. Tra queste, il nuovo Museo del Tartufo nei due rami Albese e Montatese; più vocato il primo alla gastronomia, il secondo alla raccolta.

Il senatore della Repubblica Marco Perosino, presentando una carrellata di valide realtà di valorizzazione del territorio, dall’enoteca regionale, alle associazioni, al sito Unesco, ai produttori sempre più disponibili a collaborare in progetti condivisi con creatività ed operatività, si è soffermato su quella, particolarmente interessante, del “Distretto del cibo”, incentivante marchio di certificazione.

Dall’ampio angolo visuale del sito Unesco, Roberto Cerrato che ne è primo responsabile, ha sottolineato che la delusione del famoso “trattino” è stata, in realtà, positivamente funzionale a conferire un’utile e diffusa scossa propulsiva per interessanti iniziative. La più recente, quella già accennata da Barbero, di abbracciare nell’Atl anche l’Astigiano, conferendo maggiore incisività all’ente. La nuova cartellonistica sarà quindi intitolata “Langhe Roero Monferrato” senza trattini né congiuntivi.

Il presidente dell’Ecomuseo delle Rocche, Andrea Cauda, ha posto l’accento sulla valorizzazione dell’escursionismo, in particolare di quello in bicicletta. Quattro importanti itinerari sentieristici assicurano la possibilità di un panoramico “Roero bike tour” con un’estensione di centotrenta chilometri. Rivolgendosi in particolare a Gianmario Ricciardi, presidente del Parco forestale del Roero, ha sottolineato la grande opportunità turistica di valorizzare maggiormente, con offerte concrete, quella eccezionale risorsa, definendola “santuario dell’outdoor”.

Bruno Ceretto, illustre produttore vinicolo, dopo aver confermato il quarantennale impegno concreto suo e della sua famiglia nella promozione del Roero, ne ha illustrato una nuova iniziativa. L’ha definita “un regalo al Roero”, da spalmare attorno al “Torion” di Vezza d’Alba in piena collaborazione con quel Comune. Il progetto prevede una vigna di cinque ettari di Arneis, più mezzo ettaro di pere Madernassa e altrettante estensioni dedicate a peschi ed asparagi. Gran parte di quei prodotti verranno commercializzati in albarelle firmate dallo stellato Michelin Enrico Crippa. Sostenendo, infine, che una carenza del Roero sia quella di grandi ristoranti, ha concluso con una forte provocazione: “I grandi produttori hanno il dovere di investire in grandi ristoranti”.

Dopo brevi conclusioni da parte del gran maestro Carlo Rista, il sindaco Carla Bonino, ringraziati gli oratori, ha illustrato con molta soddisfazione le variegate iniziative del suo Comune e, in particolare, l’ottimo successo della fiera in corso quanto allo straordinario afflusso di visitatori ed all’ampio consenso riscontrato. E’ seguito un ricco buffet offerto dall’Ordine dei Cavalieri ed eccellentemente preparato dalla locale Proloco.

Dante Maria Faccenda

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