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La storia unica del Don Papa, il rum che ha conquistato l'Italia

CUNEO

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Quando si comincia a parlare di distillati alcolici, di produzione e degustazione degli stessi, uno dei primi prodotti che vengono immediatamente alla mente è proprio il Rum. Una bevanda più unica che rara, che rimanda sempre a quell’immaginario sgargiante e cristallino collegato ai Caraibi, ai pirati e alle navi da guerra piratesche del primo 1700, navi che sfoggiano fiere le enormi bandiere nere con il teschio al centro. 

Il rum è sempre stato associato a queste figure, anche se oggi la situazione è un po’ diversa, essendo soprattutto che il rum è ora considerato uno dei migliori distillati alcolici al mondo.

Il Rum Don Papa, ad esempio, è una delle varianti più famose mai prodotte, una variante che, anche nell’ultimo periodo, è riuscita ad ottenere un grandissimo successo persino in Italia, il paese a forma di Stivale. In questo approfondimento scopriremo quindi cosa rende speciale il Don Papa, tanto da farlo divenire uno dei prodotti più venduti in Italia degli ultimi mesi.

La nascita del Don Papa Rum

Al contrario dei classici Rum che, come abbiamo già detto, vedono la propria origine nei paesi Caraibici, il rum Don Papa ottiene la sua prima distillazione nelle Filippine. Questo è un primo grande passo per questo paese, che comincia quindi la propria corsa verso la creazione di un rum migliore.

La sua è quindi distillazione precisa e studiata fin nei minimi dettagli, a seguito della lavorazione della pianta di canna da zucchero filippina nota più che altro nel Noble, o meglio Negros D’Occidente. Da qui, la distillazione prosegue nella maniera più classica, andando poi verso un processo di invecchiamento almeno pari a 7 anni consecutivi. 

Maggiore è l’invecchiamento, maggiori saranno il potere alcolico ed il gusto specifico.

Molte delle caratteristiche principali della sua distillazione sono da rintracciare negli antichi metodi di produzione, quelli soprattutto relativi alle culture di India e Cina antica. Seppure l’origine del Rum sia identificata nei Caraibi infatti, sono in realtà questi due popoli ad averne sperimentato per primi la distillazione a base di melassa e canna da zucchero, imponendo quelle che sono tutt’ora le basi della distillazione del rum.

L’arrivo delle Filippine in questa antica arte non ha fatto altro che consolidare la tradizione, con l’aggiunta di un metodo di filtraggio tutto nuovo (principalmente a base di carbone) e di un processo di invecchiamento più o meno lungo, in base alle esigenze. 

Il nome di “Don Papa”, quindi, fa riferimento alla figura di Papa Isio, un personaggio molto importante nella storia del Negros D’Occidente.

Tutto ciò porta alla produzione e alle vendite di tantissime varianti: scopri ora quali sono i prezzi dei Don Papa e scegli la bottiglia che fa al caso tuo.

Perché comprare il Rum Don Papa

Come qualsiasi rum che si rispetti, anche il Don Papa possiede una serie di caratteristiche speciali e particolari che ne giustificano l’acquisto. 

Perché comprarlo?

Molte delle sue qualità così uniche sono dovute soprattutto al periodo di invecchiamento, che come abbiamo detto varia da una durata minima di 7 anni fino ad una durata massima non ancora specificata. Altro fattore importante è il filtraggio a carbone, che non fa altro che accentuare il caldo sapore di terra vulcanica caratteristico di questa produzione del Negros.

Non mancano poi i sapori specifici che si sentono già all’olfatto, accentuati maggiormente nel momento esatto dell’assaggio finale. 

Si parla principalmente di vaniglia, miele e frutta, che sono i protagonisti principali di un assaggio caldo e rincuorante, che offre sensazioni scure e incantevoli soprattutto dal punto di vista del sapore. Il Don Papa è un rum che rimane forte nel livello alcolico ma che, al contrario di molti altri prodotti simili, non lascia che la percentuale alcolica sopraffaccia il sapore completo dovuto alla distillazione e all’invecchiamento.

È proprio questa la chiave che ha reso il Don Papa così unico: raffinato nel sapore e potente nel suo tannino, il processo di preparazione viene studiato perfettamente per far sì che, al momento dell’assaggio, il gusto non si perda nei meandri sconosciuti del puro superalcolico.

Infine, anche l’occhio vuole la sua parte: il colore ambrato e scuro trasferisce a chi lo beve la sensazione caraibica e sgargiante che, già i primi pirati del ‘700, provavano assaggiando i rum che depredavano. 

La differenza tra te e i pirati?

Il Don Papa rimane un rum filippino e tu, che stai leggendo, lo assaporerai seduto su una comoda poltrona nel salotto di casa tua.

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