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La storia di Margherita Lotti, la "santa dei casi impossibili": a Lesegno la sua reliquia

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Il vero nome della nostra Santa è Margherita Lotti, figlia di Antonio Lotti e Amata Ferri. La piccola Margherita di Roccaporena, frazione a cinque km da Cascia, sboccia nel 1371. Le testimonianze dei miracoli accaduti per sua intercessione sono talmente numerosi, che è stata proclamata dal popolo di fedeli “santa dei casi impossibili”, in quanto, così come Rita ci ha insegnato, tutto può accadere. Migliaia, sono le testimonianze di grazie ricevute che ogni anno arrivano in monastero. Donna del dialogo e della riconciliazione, Santa Rita si rivolge a tutti: ai cristiani nel mondo, ma anche alle persone che hanno un credo religioso diverso da quello cristiano.

Il suo esempio di semplicità e fede in Dio, arriva oggi, sopra il tempo e lo spazio, per ricordare che la pace si raggiunge solo costruendola sul dialogo. Il corpo di S. Rita non è mai stato sepolto, proprio per il forte culto nato immediatamente dopo la sua morte. Da subito, infatti, grazie alle sue virtù, cominciano ad arrivare gli ex voto portati dai devoti. Il processo si svolge a Cascia, nella chiesa di San Francesco, il 2 ottobre 1627. Urbano VIII concede alla diocesi di Spoleto e ai religiosi agostiniani, la facoltà di celebrare la Messa in onore della beata Rita. Con queste iniziative che autorizzavano il culto, si sanciva la beatificazione anche se non nella forma solenne e canonica tradizionale.

Il corpo di Santa Rita, dal 18 maggio 1947, riposa nella Basilica Santa Rita a Cascia, dentro l’urna d’argento e cristallo. Con il suo messaggio di dialogo e di pace, Santa Rita arriva in ogni luogo ed è una delle Sante più amate al mondo. Sono tantissimi i Paesi che testimoniano ogni giorno la devozione alla patrona dei casi impossibili. Il culto della Santa si spande lungo i cinque continenti, in un abbraccio d’amore universale. Il 22 maggio, in tutto il mondo, si festeggia Santa Rita e migliaia di pellegrini accorrono a Cascia. Una festa del popolo che, in tutto il mese di maggio, si reca al santuario di Cascia da ogni angolo della Terra per partecipare agli eventi “Ritiani”.

La reliquia di Santa Rita è giunta a Lesegno (Cuneo), portata dal parroco Padre Marco e dai numerosi fedeli che in solenne processione hanno recato in chiesa le reliquie della Santa. Ad accogliere le reliquie di Santa Rita, è stato il sindaco del paese Emanuele Rizzo, che è intervenuto dicendo: “Porto i saluti dell’amministrazione e il riconoscente benvenuto a voi tutti per rendere omaggio a Santa Rita. Da parte dell’intera comunità di Lesegno, saluto e ringrazio Padre Marco che, grazie al suo spirito d’iniziativa ha portato fisicamente nel nostro Comune le reliquie di una Santa protettrice attraverso la quale moltissimi fedeli hanno trovato conforto nella preghiera. Oggi, lo spirito di condivisione di un momento a cui sentiamo di appartenere, rinnova una testimonianza profonda di devozione nei confronti di Santa Rita. Grati per l’esempio che ci ha lasciato, esortandoci nel corso del tempo a preservare e coltivare quelle attitudini alla carità che rendono un paese e un territorio uniti”.

Le reliquie, sono poi state trasportate in solenne processione, lungo le varie borgate del paese per essere poi riposizionate all’interno della chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate.

Sergio Rizzo

(Nella foto: le reliquie di Santa Rita a Lesegno in Località Casseneto)

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