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La storia della dieta mediterranea, patrimonio Unesco, raccontata dai menù a Niella Tanaro

MONDOVì

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CUNEO CRONACA - Il Club per l’Unesco di Alba, Langhe e Roero ha dato vita a tre importanti eventi. Si è svolta, presso l’Oratorio di S. Antonio a Niella Tanaro, l’inaugurazione della mostra I menù raccontano, che presenta una parte della collezione di menù relativi a eventi conviviali avvenuti in occasioni di rilevanza storica e menù di ristoranti. 

Tale collezione, di proprietà dei curatori Adriano Benzi e Rosalba Dolermo, non rappresenta solo una curiosa raccolta, ma costituisce una documentazione di grande interesse storico e antropologico che ben si lega al tema della dieta mediterranea, tesoro italiano rientrante nel patrimonio immateriale dell’Unesco. La mostra è visitabile nei giorni di sabato e domenica a novembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

A Magliano Alfieri hanno poi avuto luogo il convegno Il cibo tradizionale: un sacro patrimonio di comunità e la premiazione del progetto Landscape Boys organizzato quest’anno per la prima volta da questo Club. Il convegno e la premiazione si sono avvalsi della moderazione di Claudio Calorio, giornalista e conduttore di Telecupole. Attraverso il convegno viene proposta una rilettura della cultura e delle tradizioni alimentari del territorio, tenendo ben presente il collegamento con il mondo agricolo e con il paesaggio. Data l’assenza, causata da motivi di salute, del Prof. Pier Carlo Grimaldi, non è stato possibile approfondire gli aspetti etnoantropologici legati al cibo; il Club si riserva di farlo in altra occasione.

L’intervento del Dott. Andrea Devecchi, intitolato Cibo e salute: stili di vita e insegnamenti provenienti da Langa e Roero è partito ricontestualizzando la "dieta" quale stile di vita e conseguentemente regola alimentare. Ha poi riassunto le esigenze fisiologiche dell’organismo soffermandosi sulle funzioni svolte dall’apparato digerente e in particolare dell’intestino, la cui funzione è essenziale nell’assorbimento dei nutrienti. 

Colpisce poi la rilevanza dello stress nel contesto dell’alimentazione, tema trattato diffusamente sottolineando anche gli impatti in merito alla fatica e al sistema cardiovascolare. Il Prof. Marco Devecchi, nello svolgere il suo intervento dal titolo Cibo e paesaggio: il connubio del benessere in Langa ha inteso offrire una duplice lettura: da un lato ha colto gli aspetti più prettamente legati al mondo agricolo e dall’altro ha sottolineato l’importanza del tema della qualità del paesaggio. Non sono mancate, nell’intervento del Prof. De Vecchi, una panoramica storica e un excursus sulle normative più recenti sulla tutela e la valorizzazione della biodiversità e del paesaggio agricolo.

In un intervento letto dal moderatore Claudio Calorio, Slow Food ha evidenziato come la valorizzazione delle produzioni alimentari tradizionali sia anzitutto legata al paesaggio e alla realtà sociale e culturale del territorio. Il dott. Miretti, dal canto suo, ha presentato le attività del Parco del Monviso, biosfera Unesco, sottolineandone l’importanza per la tutela della biodiversità, tema di interesse anche per il territorio di Langa e Roero. 

E’ da segnalare un intervento tanto concreto quanto significativo del dott. Emanuele Rovella, Presidente della Pro Loco di Niella Tanaro. Tale Pro Loco, da alcuni anni, è impegnata in un’attività di recupero di un particolare grano antico denominato nigella ad tanagrum, coltivato in un campo sperimentale dove sono messi a dimora 15 varietà di grani del passato. La granella così ottenuta, macinata, diventa farina di tipo 2, con la quale si possono ottenere ottimi prodotti da forno, oltre a tagliatelle ed altro.

La giornata ha rappresentato anche il momento conclusivo per la prima edizione del progetto Landscape Boys. I giovani partecipanti sono stati l’anima di questo progetto ed hanno svolto un ruolo di interfaccia verso i sindaci del territorio assumendosi con successo responsabilità organizzative e progettuali risultando quindi protagonisti della vita culturale delle rispettive comunità. 

Gli stessi candidati, come da programma, hanno realizzato ampi dossier con cui hanno documentato i patrimoni culturali del territorio e formulato proposte. Negli incontri da loro svolti con le Scuole primarie; gli alunni sono risultati estremamente partecipi e propositivi, con idee originali. 

I nomi dei premiati: Matteo Armellino, Anna Cavallero, Matteo Cerrina, Sofia Della Sale, Simone Marengo, Camilla Olivero, Mattia Pittatore, Francesco Revello, giovani che rappresentano una risorsa per il territorio in cui vivono.

D’altro canto, Landscape Boys può costituire per molti aspetti una vera e propria “scuola di patrimonio” destinata agli Studenti Universitari, il cui apporto operativo e progettuale è indispensabile specialmente quando entrasse nel vivo la candidatura di Alba Bra Langhe e Roero a Capitale italiana della cultura. 

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