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La questione della dispersione dell'acqua, Ato: richiesti fondi Pnrr per 41 milioni

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Una piacevole e istruttiva conversazione con Bruna Sibille, già sindaco di Bra, consigliere comunale a Bra e consigliere provinciale. Il tema della conversazione verte sulla grave problematica della dispersione dell'acqua potabile. Facendo un passo indietro la Sibille, nota per costanza e determinazione, quando fu presidente dell'Ato Acqua Cuneo (organismo provinciale che si occupa delle risorse idriche potabili) condusse egregiamente la battaglia sulla gestione dell'acqua, se dovesse essere pubblica o privata
 
Comunque questa questione è superata – commenta la Sibille - attualmente c'è una società a cui l'organismo dell'Ato Acqua di Cuneo ha affidato la gestione dell'acqua per un periodo di 47 anni. Adesso ho ricevuto la delega da Gianni Fogliato, sindaco di Bra, di occuparmi dell'Ato Acqua Cuneo".
 
Quali progetti sono previsti per contrastare la dispersione dell'acqua potabile?
 
"Era ben chiaro che nel piano di impegni è indispensabile fare una ricognizione dettagliata sulla dispersione che è intorno al 40%. Sono stati inseriti nel Pnrr e richiesti come fondi 41 milioni per intervenire, dunque è previsto lo studio dettagliato attraverso il Politecnico di Torino, al fine di rilevare le dispersioni; come previsto anche l'inserimento di una serie di provvedimenti già a livello progettuale, relativi a situazioni che man mano sono emerse in passato".
 
Secondo lei quali sono le prospettive?
 
"Speriamo che siano finanziati il maggior numero possibile dei 41 milioni richiesti, non è una cifra piccola. La nostra rete idrica, anche se molto antica, se non subisce traumi particolari, può resistere ancora per parecchi anni. Tuttavia c'è una dispersione d'acqua che richiede il primo intervento importante da fare, rispetto ai provvedimenti da prendere per la riduzione del consumo idrico. E' una questione molto importante la dispersione d'acqua che abbiamo votato recentemente e alcuni di questi progetti si possono già avviare, perché già valutati in una precedente indagine. Per il resto, invece, è necessario uno studio approfondito da parte del Politecnico di Torino per rilevare le varie dispersioni. Infatti questo progetto è stata valutato in modo accurato dal punto di vista tecnico dai nostri tecnici dell'Ato Acqua Cuneo, che adesso ovviamente partecipa ai bandi del Pnrr. Ci auguriamo che siano erogati tutti i 41 milioni. E' già una cifra considerevole. Con questo intervento si farebbe un passo significativo nel risparmio, che significherebbe maggiore disponibilità di acqua. In questo momento paradossalmente l'acqua scarseggia di più in montagna rispetto che in pianura".
 
Quale è il motivo?
 
"Il problema è che in montagna, tra le conseguenze negli anni a venire, si stanno chiudendo delle fonti d'acqua. Il problema della mancanza d'acqua non è emerso nelle città, senza problemi particolari, ma è molto più sentito in montagna, dove mi è stato riferito dal sindaco di un comune del nostro territorio che fino a quindici anni fa erano attive venti fonti, ora di attive ne sono rimaste solamente otto. E' una situazione problematica, vuoi che d'estate aumenta il numero delle presenze in montagna per ragioni fortunatamente turistiche, inoltre si aggiunge la mancanza di neve che determina un sedimento di acqua. Quindi la situazione si riflette anche nei fiumi. In pianura la profondità dei pozzi fa sì che in alcune zone l'acqua sia ancora molto copiosa. Però com'è noto l'acqua si sposta e comunque, in prospettiva, se non ci saranno inverni con la neve, e con il cambiamento del clima, l'acqua comincerà a scarseggiare. Per quanto riguarda l'acqua potabile è bene usarla con molto criterio e raziocinio, perché è un bene comune oggi disponibile, ma negli anni a venire potrebbe mancare e anche piuttosto in fretta".
 
Vuole aggiungere una sua riflessione?
 
"Dobbiamo adoperarci per le generazioni future: limitare e se possibile prevenire i danni futuri".
 
Ormai, a partire dai bambini dell'asilo, è imprescindibile sensibilizzare sulla preziosità dell'acqua. E' noto quali siano le precauzioni e le piccole azioni quotidiane per non sprecare un bene tanto prezioso.
 
Fiorella Nemolis

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