BRA
FIORELLA AVALLE NEMOLIS - "Questa emergenza ci ha insegnato che forse la normalità non è apprezzata come dovrebbe. La scuola senza studenti non ha senso". Così la dirigente del liceo "Giolitti-Gandino" di Bra, Francesca Scarfi.
Professoressa Scarfì, ad un mese di distanza da questa sua accorata osservazione, come sta reagendo la comunità del liceo?
"Di fronte a questa pandemia, dopo il primo sconcerto, abbiamo scelto un modo tutto nuovo di lavorare. La comunità del liceo, docenti, studenti, personale, famiglie, hanno dato il massimo della disponilità. Che vuol dire condivisione, improvvisando, anche se siamo stati avvantaggiati rispetto ad altre scuole per l'introduzione già da tempo del registro elettronico. E' stata determinante la funzionalità della struttura, in cui tutti hanno svolto al meglio il proprio ruolo. I genitori sono stati fondamentali con una continua presenza, con la collaborazione fra docenti e rappresentanti di classe, per testare e rimodulare il funzionamento di nuove discipline di apprendimento. Anche i nostri tecnici informatici, molto validi, hanno contribuito alla divulgazione e all'apprendimento digitale per la didattica a distanza, in aggiunta ci sono due insegnanti formatrici per gli altri docenti. Ormai la didattica a distanza ha messo tutti nella condizione di usare la teconologia, ne faremo tesoro in futuro, tuttavia non potrà sostituire quella svolta in classe. E' un continuo ragionamento, un modo di collaborare e insieme risolvere situazioni problematiche, che ogni giorno affrontiamo tutti insieme, con disponibilità al cambiamento, per aggiornare, migliorare".
I ragazzi come hanno reagito alla didattica a distanza?
"Come sempre ci hanno sorpreso, affrontando la situazione con capacità e serietà. Si rendono più autonomi, restano a casa da scuola, ma sotto sorveglianza dei docenti, che si tengono in contatto con i genitori per risolvere insieme qualsiasi problema, sia tecnico che di apprendimento. C'è anche il problema della connessione, che non regge per chi lavora a casa in streaming, così i docenti inviano più video che hanno anche il vantaggio di essere rivisti, per comprendere meglio. Inoltre gli studenti si scambiano materiale e creano eventi tra loro, trovano così il modo di incontrarsi. E' un sistema che, con il contributo di tutti, porterà ad economizzare le energie, sempre attraverso la mediazione, e la stretta collaborazione per la soluzione dei problemi che di giorno in giorno si presentano".
Quale è la modalità prevista per gli esami?
"Le indicazioni a riguardo prevedono che si svolgeranno con tutti i membri interni, mentre il presidente sarà esterno. Sono previste solo prove orali e non è ancora stato stabilito se si svolgeranno a distanza o in presenza".
Riguardo all'eventuale riapertura delle scuole a settembre, avete già pensato alle modalità di frequenza?
"Certo, per il distanziamento sociale ho già pensato per le classi più numerose la frequentazione in maniera alternata. Anche il problema dei trasporti per chi proviene dai paesi limitrofi sarà da vagliare, perchè la salute è la priorità assoluta. Per questo invito i miei studenti a vivere questo difficile momento come crescita personale, ad apprendere con responsabilità ed autonomia, affidandosi alla scienza e ai valori del nostro vivere civile. Dovremo adattarci alla realtà, del resto la sicurezza e la salute, in questa emergenza, sono la priorità".
Fiorella Avalle Nemolis