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La Poiana riapre la Cucaracha di Monterosso che sarà un "Agribar": stasera l'inaugurazione

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - Riaprirà stasera (venerdì 31 luglio), dalle 18, la storica Cucaracha di Monterosso Grana, in provincia di Cuneo, che per decenni è stato il locale cult della Valle Grana fin dagli anni ’70. La piccola discoteca e il bar al centro del "Burgat" che sono stati per tanto tempo meta di migliaia di giovani del Cuneese erano chiusi ormai da diversi mesi. A porvi rimedio ci ha pensato la cooperativa agricola la Poiana che aprirà un "Agribar" e un punto di degustazione di formaggi e di prodotti tipici (sono 6 in tutta la provincia).

"Per tutti quelli della mia generazione la Cucaracha è stato un punto di riferimento - spiega Massimo Monetti, presidente della Cooperativa di Castelmagno -. Ho cercato di evitare che il suo destino fosse la chiusura definitiva". La Valle Grana è meta di turisti, soprattutto in questo periodo estivo, che sono alla ricerca di panorami, aria pulita e prodotti tipici e la Agricucaracha, questo sarà il suo nuovo nome, sarà pronta ad accoglierli, ma l’intento è anche quello di offrire un servizio agli abitanti di Monterosso e della Valle Grana durante tutto l’anno.

"In tanti anni di lavoro sul territorio e per il territorio ho visto molti cambiamenti, prima di tutto l’impoverimento e l’abbandono delle strutture ricettive in Valle Grana - continua Massimo Monetti -. Di sicuro non avrei potuto permettere che avvenisse con la Cucaracha". A partire bar, che sarà aperto tutti i giorni dalle 6,30 alle 21 e permetterà di degustare taglieri di formaggi abbinati a vini, assaggiare le specialità del territorio, e ovviamente fermarsi per una pausa caffè o un aperitivo, nei prossimi mesi aprirà anche il locale dell'ex discoteca.

"Quando si parla di Monterosso Grana il pensiero va subito alla 'Cuca' - racconta Gianpiero Bosia, per anni gestore della discoteca -. Era il giugno del 1976 quando il locale ha preso vita. Erano gli anni dei Beatles e cercavamo un nome che potesse incidere tanto quanto il loro. Nel giro di un mese abbiamo aperto. Non c'è mai stato un weekend senza gente. Il segreto? Ingresso libero e consumazione obbligatoria. Il paese e i suoi esercenti hanno vissuto di pane e Cuca per molto tempo".

Tornerà quindi la musica ad accompagnare le serate di degustazione, con una formula che trasforma e conserva lo spirito del locale. Torneranno magari anche i giovani a frequentare la montagna?

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