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La nuova rotonda tra l'autostrada e la Statale 28 a Ceva rende omaggio ai simboli della città

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Il Consiglio comunale di Ceva, in provincia di Cuneo, ha approvato il progetto definitivo dei lavori di realizzazione di una nuova rotatoria tra l’uscita del casello autostradale di Ceva e la Statale 28 presentato dal gestore della Autostrada A6 Torino-Savona. Un punto strategico viario del Basso Piemonte dove ogni giorno transitano migliaia di persone e, nei fine settimana e giorni festivi, si raggiungono le decine di migliaia di passaggi. Un fiume di possibili visitatori che l’Amministrazione comunale di Ceva intende intercettare e far diventare ospiti e clienti. Pertanto si è colta l’occasione per proporre ai dirigenti dell’Autostrada un progetto complementare, redatto dall’architetto Ferro Forte Lorenzo, che potesse abbellire il nuovo svincolo ma soprattutto colpire l’attenzione del viaggiatore.

Considerando le importanti dimensioni si è pensato di riprodurre nel mezzo della rotonda le peculiarità attrattive del nostro territorio. Un centro storico stilizzato che rappresenti quello di Ceva ma che possa essere quello di tutti i paesi della zona con i prodotti di eccellenza come i funghi, la lavanda, la carne, i legumi, le castagne, e un prato verde con le api e una fontana a getti d’acqua che di notte si illumini a dimostrazione della sostenibilità e della purezza dei nostri territori. Una cartolina pubblicitaria che possa incuriosire e attrarre oltre che abbellire. Gli ingressi di una città come di una qualunque casa sono il biglietto da visita di presentazione che danno l’idea di cosa possa esserci dopo una prima lettura.

“Ringraziamo la Società Autostradale – spiega  Lorenzo Alliani, assessore del Comune di Ceva – che in un’ottica collaborativa ha accettato di integrare il progetto con quello proposto dalla giunta Comunale. Se fosse raggiunto l’obiettivo di intercettare una piccola percentuale dei passaggi sarebbe un risultato importante che va supportato con ben altre iniziative più incisive. Questa proposta non va solo a vantaggio del nostro territorio, ma al benessere dei nostri potenziali ospiti e clienti perché gli si propongono cibi buoni e sani, territori incontaminati e facilmente raggiungibili”. 

“L'installazione sarà situata al centro della rotatoria – aggiunge l’arch. Lorenzo Ferro Forte – che è composta principalmente da cinque distinti elementi verticali. Ognuno raffigura un simbolo di Ceva: il palazzo rosso, il campanile del duomo, il Campanone, la Torre guelfa e il Teatro Carlo Marenco. Ai piedi di queste strutture, progettate in acciaio corten, sono posizionati da un lato una decina di elementi raffiguranti in questo caso il fungo, la lavanda. Dal lato opposto spiccheranno invece cinque getti d'acqua, con vasca di ricircolo posizionata sotto al basamento centrale, la cui cornice sarà composta da una collana di sassi di fiume. Questi ultimi elementi, completati da un anello esterno realizzato con piantumazione di lavanda, sottolineano l’aspetto naturalistico dell'area in cui viviamo, la cui importanza e necessità di valorizzazione viaggiano di pari passo con quello architettonico".

Sergio Rizzo

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