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"La mobilità dei treni è un diritto essenziale": la protesta dei sindaci nelle stazioni della Granda

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Nella mattinata di mercoledì 4 dicembre, dalle 6.30 alle 8.30, i sindaci dei paesi che si trovano lungo la linea ferroviaria Torino-Savona si sono recati presso le proprie stazioni per raccogliere le problematiche dei passeggeri e farsene portavoce negli ambiti competenti.

Il presidente della provincia, Luca Robaldo, e il sindaco di Ceva, Fabio Mottinelli, hanno aderito insieme a tutti i sindaci interessati: Valerio Oderda (Racconigi), Davide Sannazzaro (Cavallermaggiore), Antonello Portera (Savigliano), Dario Tallone (Fossano), Ernesta Zucco (Trinità), Marco Bailo (Magliano Alpi), Daniele Aimone (San Michele Mondovì), Emanuele Rizzo (Lesegno), Andrea Mozzone (Sale Langhe) e Giuseppe Zarcone (commissario prefettizio a Saliceto).

“Confidiamo che quest’azione condivisa – spiega il presidente della provincia, Luca Robaldo – possa finalmente innescare un dialogo costruttivo con la Regione, portando a interventi concreti e tempestivi per risolvere una problematica che non può più essere ignorata. La mobilità è un diritto fondamentale e il suo rispetto deve tornare al centro delle priorità politiche regionali. Ci auguriamo che questa iniziativa sia solo il primo passo di un percorso di miglioramento reale”.

“Questa protesta dimostra quanto sia importante dare ascolto ai territori – aggiunge il sindaco di Lesegno, Emanuele Rizzo – lavorare insieme per trovare soluzioni strutturali e durature. Non possiamo più ignorare l’esasperazione di migliaia di persone che ogni giorno devono fare i conti con disservizi che incidono sulla qualità della loro vita e sul lavoro. La Regione deve pretendere impegni chiari con Trenitalia e Rfi. Il trasporto locale deve tornare a essere un servizio primario per tutta la comunità”.

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