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La magia delle "Storie di mondi" dello sculture e scrittore Christian Costa in mostra a Ormea

MONDOVì

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ANTONELLA GONELLA - Christian Costa porta le sue “Storie di mondi” ad Ormea, in sala Colombo. La mostra fa parte del progetto di rilancio della valle, finanziato mediante i fondi del bando PNRR, cui l’artista ha aderito con entusiasmo. Per lui che ha esposto in tutta Italia, e poi in Spagna, Romania, Repubblica Ceca, Danimarca, Stati Uniti e Inghilterra, è un po’ come tornare a casa. Proprio in Val Tanaro, a Bagnasco, ha infatti stabilito il laboratorio dove nascono le sue creazioni.

Ad Ormea porta un grande classico della sua produzione artistica: 13 sculture la cui perfezione è segnata da un’ammaccatura o una bruciatura, a seconda del materiale utilizzato. Mondi che esibiscono cicatrici. In quell’imperfezione è racchiusa una poetica che vive in equilibrio tra scultura e scrittura. “Tutto parte 25 anni fa – spiega Christian Costa – da un’esigenza di analisi della natura umana e dal concetto pirandelliano di maschera. Negli anni la naturale evoluzione creativa ha modificato materiali e forme espressive. Non il messaggio. I mondi sono il palco su cui mettiamo in scena la recita della vita”. Sono realizzati in legno o acciaio. I più recenti in resine dalle tonalità delicate che mantengono le trasparenze e permettono nuove soluzioni e giochi di luce. Disegnano paesi, continenti, oceani. Ma la loro integrità è violata dalla mano dell’uomo e dall’uso spregiudicato che fa delle risorse naturali.

“Eppure - ci tiene a precisare l’autore – non si tratta di una lettura negativa della realtà contemporanea: l’uomo, ne sono convinto, ha le capacità per risollevarsi, per rimediare. La medicina che può restituire equilibrio alla terra è la cultura”. Ecco allora che le sculture sono avvolte da un flusso di parole scritte a mano dall’artista: un giro del mondo letterario che di volta in volta riporta frasi celebri di grandi autori o di personaggi di spicco dell’universo culturale appartenenti a paesi e tempi diversi: Eugenio Montale, Blaise Pascal, Antoine de Saint-Exupery, Michail Bulgakov, Virgina Woolf, Franz Kafka. Ma anche Johann Sebastian Bach o Albert Einstein, per citare solo alcuni nomi.

I mondi in resina moltiplicano la magia: inglobano minuscoli aeroplani di carta creati con le pagine stesse dei libri. Fragili eppure resistenti, come sa ogni bambino che ne ha costruito uno, sembrano sorvolare la terra in un messaggio di speranza. Suggeriscono che il riscatto passa attraverso le parole scritte. E non poteva essere altrimenti visto che Christian Costa è anche scrittore: è fresco di stampa per Golem Edizioni il suo libro, ambientato nel mondo dell’arte e intitolato “Il colore della vendetta”. Una forma espressiva in realtà complementare alla scultura: “Si tratta di un giallo che esplora l’universo museale e i suoi personaggi: il genere mi permette in fondo di tornare a parlare della natura umana. Di quel quotidiano indossare maschere che ci accomuna tutti, non necessariamente in un’accezione negativa. Ciascuno di noi se ne serve per nascondere cicatrici, per difendersi o semplicemente per adattarsi alla quotidianità”.

Quasi un cerchio creativo che si chiude. Come la mostra in corso ad Ormea con cui resiste un legame speciale, tracciato negli anni da studente dell’Accademia Albertina di Belle Arti. “Per due estati, assieme a coetanei provenienti da tutta Italia, sono stato selezionato per i simposi d’arte promossi proprio ad Ormea: l’occasione era la presenza delle cave di marmo nero sul territorio comunale. Le opere realizzate da quei ragazzi sono ancora sparse nei parchi cittadini e testimoniano la lungimiranza dell’amministrazione comunale e, insieme, il valore dell’esperienza formativa”.

La mostra si intitola “Storie di Mondi” e sarà visitabile nei giorni: 29 e 30 settembre e poi 1,6, 7 e 8 ottobre, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Si svolge nell’ambito della rassegna culturale “Profili d’autore – migrAzioni” promossa da Comune di Ormea, Alto Tanaro, Associazione D’Acqua e di Ferro, con il sostegno di Ministero della Cultura e Unione Europea. Per informazioni: dacquaediferro@gmail.com.

Antonella Gonella

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