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La fabbrica nel paesaggio: menzione a Macra per il progetto "I piccoli Comuni fanno grande l'Italia"

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - Al Palazzo Trinci in Foligno (Perugia) si è svolta la cerimonia di premiazione della quindicesima edizione del Premio Internazionale Ficlu (Federazione Italiana dei Club per l’Unesco) "La fabbrica nel paesaggio". Il progetto proposto dal Club per l’Unesco di Cuneo realizzato dal Comune di Macra dal titolo “I piccoli Comuni fanno grande l’Italia” è stato insignito della menzione speciale.

Tale progetto consiste in alcune iniziative finalizzate al rilancio economico, sociale e culturale del territorio; vale a dire la recente apertura del Rifugio Naturalistico "L'Aramu" dal nome della borgata abbandonata da quasi trent’anni, gestito da una coppia di nuovi residenti di origine tedesca; la creazione della struttura "Ecolab" volta ad accogliere gli imprenditori interessati a trasformare i loro prodotti di valle (formaggi, miele, erbe officinali); il restauro del "Museo dei Bottai" ad Albaretto di Macra; la creazione di uno spazio di ritrovo e coesione sociale per tutti i giovani della Valle a Macra (nei locali del Comune) previsto dal "Progetto Young" finanziato dal gruppo Gal.

Inoltre, questa iniziativa rappresenta una continuazione del progetto precedente, in sintonia con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu, dal titolo “Sviluppo Macra 2030”, che aveva ottenuto il primo premio al medesimo concorso nel 2023. Essa nasce dalla volontà dell'amministrazione comunale di creare le condizioni per rilanciare lo sviluppo delle comunità di residenti, sia in senso numerico sia economico/sociale, e proporre percorsi di sviluppo pienamente integrati con l’equilibrio ambientale, avendone verificato l’interesse di imprenditori coi quali ridare vitalità all’economia locale salvaguardando la cultura e l’ambiente del territorio.

Per quanto riguarda le attività principali, si evidenzia la costituzione dell’Associazione Fondiaria per la gestione comune di prati e pascoli (strumento indispensabile per il recupero di una parte di antichi terrazzamenti un tempo fortemente coltivati su cui, ripuliti dalla vegetazione spontanea lì cresciuta nel tempo, è stato effettuato l’impianto della prima vigna con materiale vivaistico ottenuto dal recupero di una antica varietà locale e la cui produzione ha suscitato l’interesse della vicina filiera vitivinicola). Di pari passo si sono avviate le procedure per la realizzazione della Comunità Energetica. Il progetto ha coinvolto nella analisi preventiva gli studenti del l’Istituto per Geometri di Cuneo per i rilievi topografici del territorio e lo studio di cappelle di epoca medioevale presenti in loco.

(Immagine tratta dal sito del Club per l’Unesco di Cuneo-O.d.V.)

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