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La Cena Spaziale nella Serra dei Berroni a Racconigi con scienziati e un menù a tema

SAVIGLIANO

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CUNEO CRONACA - Torna la Cena Spaziale, per la prima volta in occasione della Giornata nazionale dello Spazio. Dopo il successo dell’edizione "in hangar" la scorsa primavera al campo volo dell’Aeroclub Torino, nell’ambito dell’evento benefico Il Valore della Vita, il format scientifico-culinario ideato e condotto dal giornalista Maurizio Maschio akaG-Astronauta torna nella sua originale versione indoor in una delle più belle dimore storiche del Piemonte. L’appuntamento è fissato per sabato 16 dicembre dalle 19,30 nel nuovo ristorante La Serra dei Berroni, alla Tenuta Berroni di Racconigi, dove la chef Elisabeth Mühlmannpreparerà per l’occasione un intero menu ispirato alle meraviglie del cosmo e alle missioni spaziali verso Luna e Marte. 

Il 16 dicembre 1964 entrava in orbita il primo satellite italiano, il San Marco I. A cinquantanove anni di distanza, sabato 16 dicembre 2023, l’Italia celebra la terza Giornata Nazionale dello Spazio per ricordare i tanti passi che gli uomini e le donne della Terra hanno mosso al di fuori del nostro pianeta, grazie a viaggi spaziali, a sonde, a sistemi di osservazione e a conoscenze scientifiche sempre più avanzate. La Cena Spaziale sarà dunque un omaggio al ruolo dell’Italia nello Spazio e alla sua industria di eccellenza a livello mondiale.Ad allietare la serata con i loro racconti tra una portata e l’altra, intervistati dal G-Astronauta, ci saranno come sempre illustri ospiti del mondo aerospaziale torinese e italiano, con cui si parlerà dell'importanza dello Spazio per la vita sulla Terra, accompagnando i talks con coinvolgenti video e immagini delle più recenti missioni. 

Con un pilastro dello spazio del calibro di Walter Cugno si parlerà del Lunar Gateway, la stazione in orbita cislunare che dalla seconda metà degli anni ‘20 riporterà l’uomo e la prima donna sul suolo selenita, aprendo la strada all’esplorazione umana dello spazio profondo, mentre con un altro grande protagonista della scena spaziale, Vincenzo Giorgio, si guarderà a Marte e ai programmi per l’esplorazione robotica e umana del Pianeta Rosso, che trovano in ALTEC, a Torino, un centro di controllo unico al mondo collegato con le agenzie spaziali NASA ed ESA oltre a un vero e proprio simulatore del terreno marziano. 

Ma come si mangia nello spazio? E come potrebbe cambiare la dieta a seconda che ci si trovi in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale, sulla Luna o si debba affrontare un viaggio di lunga durata verso Marte? Ce lo racconterà l’esperta di space food Liliana Ravagnolo, tra le prime donne in Italia a conseguire l’attestato NASA come istruttrice di astronauti per la ISS, che porterà con sé alcuni campioni di cibo spaziale. Un viaggio dalla Terra allo Spazio e dallo Spazio alla Terra, andata e ritorno, visto che le missioni spaziali oggi non servono solo a raggiungere altri pianeti, ma anche – e soprattutto – per migliorare la vita di tutti i giorni, qui, sul pianeta che ci ospita.

Restando in tema enogastronomico, oggi i dati satellitari vengono utilizzati ad esempio per l’agricoltura di precisione - la cosiddetta agricoltura 4.0 - così da ottimizzare raccolti, ridurre gli sprechi, monitorare lo stato di salute delle piante, dai cui frutti otteniamo i prodotti che finiscono sulle nostre tavole. A questo proposito, come racconterà Paola Mogliotti, sono diverse le startup innovative in I3P che sviluppano interessanti tecnologie per rendere più sostenibile e sicuro il settore agroalimentare. Guardando al mondo dei vini, in particolare, grazie alla collaborazione tra l’incubatore I3P del Politecnico di Torino e Filiera Futura è natoTerra&Tech, il primo programma nazionale di Open Innovation rivolto al settore vitivinicolo del Paese, che nei mesi a venire si articolerà in una ricca serie di attività a stretto contatto con la filiera produttiva del vino per catalizzare nuovi incontri fruttuosi tra la tradizione enoica e l’innovazione tecnologica. 

Dopo essere stata presentata con successo in ristorantie prestigiose location del Torinese, come lo stellato Spazio 7 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Birichin, Casa Vicina a Eataly e Green Pea, oltreché in versione estiva all’aperto nell’ambito di (G)ASTRONOMIE– Il Festival degli scienziati di buona forchetta al Castello Reale di Moncalieri e al campo volo dell’Aeroclub Torino, la Cena Spaziale 2023 si tiene per la prima volta in provincia di Cuneo, a Tenuta Berroni, alle porte di Racconigi. Un luogo magico che nel 1773, il nobile De Laugier, d’origine francese, trasformò da antica cascina in residenza di villeggiatura. La serata di sabato 16 dicembre si svolgerà infatti nelle antiche serre che dalla prossima primavera accoglieranno il nuovo ristorante della Tenuta.

La Cena Spaziale sarà quindi un’anteprima del rinato spazio e sarà firmata dalla giovane e talentuosa chef Elisabeth Mühlmann, che per la serata ha studiato alcuni piatti ad hoc ispirati allo spazio. Ad accompagnare le portate della cena, le pregiate etichette del Consorzio Tutela Vini d’Acqui docg e dell’azienda vinicola Silvano Bolmida di Monforte d’Alba, con i produttori presenti alla serata per raccontare le loro cantine e i loro vini. Il costo del menù è di 85 euro, inclusi i 5 vini in abbinamento ai piatti; prenotazioni entro domenica 10 dicembre al 351/37.89.278, oppure via e-mail a info@laserradeiberroni.it.

 

 

E prima di cena, un tour guidato nella città natale di Schiaparelli. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Savigliano, in occasione della Cena Spaziale e della Giornata nazionale dello Spazio, per la prima volta festeggiata nella provincia di Cuneo, ha deciso di proporre un’originale visita gratuita dedicata a questo suo illustre concittadino. 

Il tour, organizzato in collaborazione con l’Ufficio turistico, partirà nel pomeriggio di sabato 16 dicembre, alle ore 15 dal Museo Civico, dove sono conservati oggetti e cimeli della vita e dell’attività di Schiaparelli, donati dal figlio nel 1913 alle neonate collezioni civiche. Seppur nato fuori città, in prossimità della fornace da mattoni della famiglia, l’adolescenza del celebre astronomo è legata al cuore di Savigliano. Gli Schiaparelli vissero infatti a poca distanza proprio dal Museo Civico e il piccolo Giovanni andò a scuola nel complesso conventuale di San Pietro, che al tempo accoglieva tutti gli istituti scolastici. Il futuro astronomo lasciò Savigliano per proseguire gli studi universitari. Ma continuò a frequentare il parroco di Santa Maria della Pieve, con cui condivideva la passione per l’astronomia. Avvicinandosi a piazza Santa Rosa non mancherà un cenno alla Stella saviglianese che campeggia oggi in Piazza del Popolo: riproduce quella che corona la Mole Antonelliana di Torino e fu progettata proprio a Savigliano. Uno spunto in più per ricordare come il piccolo Giovanni si appassionò al cielo. La visita si conclude nella Torre Civica di Savigliano. Per anni chiusa al pubblico, ora è il fulcro del progetto “SantaRosa-Prospettive Cittadine" condiviso tra il Comune e l'Associazione Civitas. Un simbolo della cittadina che in futuro dovrebbe dedicare uno spazio al celebre astronomo saviglianese e che sarà il focus di varie iniziative culturali. Visita guidata gratuita (aperitivo a pagamento) per un massimo di 25 persone, previa prenotazione scrivendo a iat.savigliano@coopculture.it.

 

 

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