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La borgata Paraloup di Rittana torna a farsi portavoce delle nuove storie di Resistenza

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - Può la cultura essere il motore dello sviluppo economico e sociale di un territorio di montagna? Questa è la sfida della nuova stagione di Paraloup (in occitano “al riparo dai lupi”), storico villaggio in cui si costituì la banda partigiana Italia Libera e ora nuovo centro culturale a 1360 metri nel Comune di Rittana, in Valle Stura, provincia di Cuneo.

Concluso il recupero delle baite e superata una prima fase di rodaggio, la Fondazione Nuto Revelli ha fatto una scelte coraggiosa riprendendo il filo di una visione che guarda a Paraloup come presidio culturale del territorio, accessibile e aperto tutto l’anno a qualsiasi tipologia di pubblico.

Dall’ottobre del 2020, Paraloup mette finalmente a disposizione della comunità, delle scuole e del pubblico un luogo in cui la doppia memoria della guerra partigiana e della vita rurale di montagna, danno il senso profondo a tutte le progettualità culturali con cui si affronta la contemporaneità del vivere ad alta quota e la necessità di luogo di produzione agricola e pastorale, cura del paesaggio, didattica e creatività artistica proponendo modelli di vita alternativi e più sostenibili.

Dopo due anni di restrizioni, la Fondazione Nuto Revelli torna a celebrare la Liberazione organizzando l’edizione zero delle giornate "Per le Resistenze" dal 22 al 25 aprile. Un tempo per riflettere sulle nuove Resistenze attraverso i 3 temi a cui Nuto Revelli ha dedicato la sua vita dopo la guerra e l’esperienza partigiana a Paraloup: il mondo dei vinti, l’anello forte, i giovani.

In questi 4 giorni, gli amici e i partner progettuali che in questi anni hanno accompagnato la valorizzazione della borgata avranno modo di valutare un laboratorio di innovazione culturale, economica e sociale per i territori di montagna. Consapevoli dei limiti imposti da questo periodo storico e delle inquietudini che crescono osservando gli sviluppi della guerra in Ucraina, queste giornate vogliono rappresentare un momento di incontro e di riconoscenza verso tutti coloro che assieme a noi vivono alla costante ricerca di nuovi esempi e nuovi modelli di coraggio, collaborazione e reciprocità.

"L’idea iniziale condivisa con Marco Revelli e Antonella Tarpino - racconta Alessandro Ottenga, curatore delle giornate e direttore della Borgata Paraloup - era quella di creare un momento di festa, che non a caso avevamo chiamato Festa delle Resistenze, con l’obiettivo di accogliere a Paraloup tutti coloro che sentivano il bisogno di condividere gioia, prossimità e voglia di stare di nuovo insieme per celebrare i valori della Liberazione e della Resistenza; ma poiché oggi non possiamo trascurare quello che sta succedendo negli stessi luoghi in cui ottanta anni fa si consumò la tragedia dell’Armata italiana in Russia, invitiamo chi salirà a Paraloup a condividere assieme a noi e ai nostri ospiti la contemporaneità del pensiero di Nuto Revelli e la necessità di ritrovarsi per tradurre quel pensiero in scelte e prese di posizione consapevoli e partigiane”. 

Il programma delle giornate inizierà con il racconto di alcune delle più interessanti storie di resistenza e di ritorno alla vita in montagna, passando per la presentazione dei risultati del progetto “Wecho” con il quale la Fondazione Nuto Revelli sta dando voce alle comunità femminili dei territori di montagna di tutta Europa, fino all’ascolto delle voci autorevoli di autori che partiranno dai loro ultimi lavori per riflettere sulle sfide imposte dai cambiamenti sociali di questi tempi. 

Tutti gli appuntamenti - a ingresso libero su prenotazione- saranno ospitati nelle baite storiche e nel suggestivo teatro all’aperto della borgata.

Per tutte le informazioni e per la prenotazione dei biglietti: www.paraloup.it. Per prenotare un pranzo o una cena al ristoro della Borgata: 349 6397386 (telefono o whatsapp).

IL PROGRAMMA DELLE GIORNATE

Sabato 23 aprile 

ore 10.00-12.45 | Bàita Barberis

Discorsi al riparo dai lupi – Tavolo #pro-vocazione

“Co-creazione come approccio e metodologia per rafforzare il coinvolgimento delle comunità e dei pubblici nella creazione e nella fruizione dell’offerta culturale.

Tavolo di lavoro a porte chiuse con la partecipazione di Alessandro Ottenga (Direttore della Borgata Paraloup), Luca Bosonetto (ARCI Torino), Mara Loro (Piemonte dal vivo / Hangar Piemonte), Laura Cantarella (Cooperativa Viso a Viso), Silvia Margaria (Artista, Collettivo Diogene), Nico Ferri (Open Sound), Riccardo Tesio (Marlene Kuntz), Simone Sims Longo (Artista), Miriam Rubeis (Project manager). 

Discorsi al riparo dai lupi – Tavolo #pro-vocazione 

ore 13:00 -13:30 | Bàita Barberis

Restituzione del tavolo in diretta streaming su Tradiradio.org

Il cinema della Resistenza

ore 14:30 -16:00 | Bàita Barberis

Sergio Toffetti (storico del Cinema) dialoga con Guido Chiesa (regista), Paola Olivetti (Archivio nazionale cinematografico della Resistenza), Teo De Luigi (regista), con lettura di un messaggio di Goffredo Fofi (saggista e critico cinematografico).

Ingresso gratuito con posti limitati.

Presentazione del progetto “PARALO(O)P – Suoni al riparo dai lupi”

ore 16.00-17:30 | Terrazza

Open Sound, è un format innovativo da cui è nato il progetto “PARALO(O)P – Suoni al riparo dai lupi”, che racconta i territori attraverso nuovi repertori e performance collettive inedite basate sul dialogo fra musica elettronica contemporanea e suoni della tradizione.

Intervengono Nico Ferri (Direttore generale Open Sound Festival),  Francesca Gambetta (Responsabile di Missione “Creare Attrattività” della Compagnia di San Paolo), Cristiano Cometto e Mauro Loggia (Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo), Alberto Dellacroce e Sergio Berardo (Festival Occit’amo)

Ingresso gratuito con posti limitati. 

DJ set a cura di Open Sound 

ore 17.30-19:00 | Terrazza

a cura di Open Sound Festival con possibilità di aperitivo in Terrazza

Ingresso gratuito con posti limitati.

Domenica 24 aprile

Wecho: l’eco delle donne di montagna – Evento conclusivo

ore 10:30-12:30 | Bàita Barberis

Restituzione pubblica del progetto Wecho, con cui la Fondazione Nuto Revelli ha dato voce alle donne di tutta Europa che hanno scelto la montagna come luogo di vita, di lavoro, come scenario del proprio cambiamento. In collaborazione con Coordinamento Donne di Montagna e YWCA Italia, con il contributo della European Cultural Foundation con Fondazione CRC e Fondazione CRT.

Introduzione e presentazione dei risultati a cura di Serena Anastasi e Sara Donati. Tavola rotonda con la partecipazione di Chiara Gribaudo (deputata) e Cristina Clerico (assessore Cultura, Università, Sport e Pari Opportunità del Comune di Cuneo). Modera Beatrice Verri (direttrice della Fondazione Nuto Revelli)

Ingresso gratuito con posti limitati.

Letture al riparo dai lupi con Chandra Livia Candiani

autrice di “Questo immenso non sapere” (Giulio Einaudi editore, 2021)

ore 14:30-16:00 | Teatro all’aperto

Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura.

Ingresso gratuito con posti limitati.

Letture al riparo dai lupi con Luca Mercalli 

autore di “Salire in montagna” (Giulio Einaudi editore, 2020)

ore 16:00-17:30 | Teatro all’aperto

La montagna è una delle vie da percorrere per sfuggire al riscaldamento globale. Insieme alle tecnologie sostenibili, all’efficienza energetica e a una vita piú contemplativa e meno competitiva.

Ingresso gratuito con posti limitati. 

A conclusione di entrambi gli incontri sarà organizzato un momento di firma copie in collaborazione con la Libreria dell’Acciuga di Cuneo.

Lunedì 25 aprile – Festa della Liberazione

Essere giovani in montagna

ore 10:00-12:00 | Teatro

presentazione a cura di Riabitare l’Italia del report “Giovani dentro”, introduzione a cura di Luca Mercalli (Presidente Società Meteorologica Italiana e giornalista scientifico)

Perché restare nelle aree interne, quali prospettive sono possibili, chi sono i giovani che le abitano e che le abiteranno in futuro, quali proposte ed azioni concrete si possono immaginare per supportare la vita sociale ed economica di questo segmento di popolazione?

Ingresso gratuito con posti limitati.

Letture al riparo dai lupi con Flavio Menardi Noguera

ore 15:00-17:00 | Teatro

autore del libro “Il romanzo di Narbona” (Edizioni Nerosubianco)

in collaborazione con il Teatrino al forno del pane, fondato da Giorgio Buridan nell’ambito del Progetto “C’è sempre una stella per te” (Regione Piemonte e Ministero del lavoro e delle politiche sociali)

l’Autore dialogherà con l’autore Maria Silvia Caffari. 

Seguirà la lettura di alcune pagine dal capitolo “Il partigiano e il montanaro”.

Ingresso gratuito con posti limitati.

Inaugurazione dell’opera dello scultore Mario Nebiolo

ore 17:30-18:30

Falò partigiano di comunità

ore 19:00-22:00

(Foto Archivio Fondazione Nuto Revelli)

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