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L’Italia sceglie l'olio al Cbd: tutte le proprietà e i benefici straordinari per il corpo

CUNEO

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CUNEO CRONACA -Quel che fino a poco tempo fa non si sapeva della marijuana era che all’interno delle infiorescenze e soprattutto nella resina dei fiori non si trova solo il THC o tetraidrocannabinolo, cioè quella sostanza psicotropa che nel nostro ordinamento è qualificata come sostanza stupefacente. In rilevanti concentrazioni, alla prova dei fatti, recenti ricerche hanno rinvenuto la presenza del cannabidiolo o, abbreviato, CBD.

Una volta presa coscienza del fatto quest’ultimo composto chimico non solo non ha i medesimi effetti del CBD, ma anzi può essere utilizzato per trattare disturbi, i più svariati dell’organismo umano, è subito stato sfruttato come base per molti prodotti, e tra gli altri l’olio ad alto contenuto di CBD. Sono sorti dunque negozi e siti web specializzati nella vendita di queste essenze, come per esempio Justbob.it, un ecommerce di canapa light, e rivenditori che hanno inaugurato la nascita di un nuovo mercato, con risvolti particolarmente positivi per i consumatori e per l’economia italiana.

Il successo dirompente dei manufatti ad alto contenuto di cannabidiolo ha ridato vita al settore agricolo che si occupa della coltivazione della canapa, che era un punto di forza del settore primario italiano. Fino agli anni ’30, il nostro paese si collocava al secondo posto nel mondo nell’esportazione dei frutti di questo lavoro, seconda solo alla Russia, dove cresce spontaneamente una particolare varietà di piante di cannabis, la Ruderalis. Difatti in Italia ci sono le condizioni ideali per la crescita di questa specie vegetale e quindi allo stato attuale questa circostanza è stata sfruttata per coltivare piante di marijuana con alto contenuto di CBD ed entrare decisamente in questo nuovo mercato. Ma a cosa è dovuto il successo dei prodotti al CBD?

- Benefici straordinari per tutto il corpo

Ciò che è emerso dai numerosi studi in materia e che ha anche sorpreso la scienza medica è che il cannabidiolo è un composto chimico che ha un’efficacia curativa e rilassante per l’uomo che sembra coinvolgere l’intero corpo umano.

Inizialmente in alcuni paesi in cui il suo utilizzo era stato autorizzato dalla legge anche a scopo ricreativo, era un modo per potersi rilassare e godersi una sensazione di serenità del corpo e della mente. Solo in un secondo momento, sono emerse anche le proprietà terapeutiche, in particolare l’efficacia impressionante che il CBD ha nella cura dell’epilessia, con una decisa riduzione degli attacchi di convulsioni.

Da lì in avanti gli studi hanno mostrato talmente tanti usi curativi del CBD che la scienza medica si è interrogata su come fosse possibile che una sola sostanza fosse capace di avere degli effetti che si estendevano a tutto il corpo. La risposta è ancora in fase di elaborazione, ma un primo punto sembra essere che il composto chimico in questione vada a sollecitare, attraverso i recettori cannabinoidi, il sistema endocannabinoide del nostro organismo. Poiché quest’ultimo ha un’azione sul sistema nervoso che permette un ripristino delle funzioni normali del corpo dopo un gran numero di stress cui gli organi sono sottoposti, non si esclude che in questo modo si possano andare a curare molte delle malattie di cui l’uomo soffre e può soffrire. Se così fosse, sarebbe sicuramente un ottimo principio attivo da utilizzare in ambito farmaceutico.

- In particolare

Come abbiamo visto in precedenza i maggiori risultati si hanno nella cura dell’epilessia, ma sia con l’esperienza sia da molti studi di settore sono emersi altre proprietà benefiche non da trascurare, anche perché sono proprio questi che hanno indotto molti stati a legalizzare questa sostanza e rimuovendola dalle liste delle sostanze stupefacenti.

Sono stati valorizzate in primo luogo le proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche che il cannabidiolo possiede. La prima permette di trattare reumatismi e artrite, alleviandone i sintomi. La seconda è sfruttata da molte donne per combattere sindrome premestruale e i crampi addominali del ciclo mestruale. A questo proposito occorre inoltre sottolineare che, vista l’azione rimodulatrice degli ormoni, è un utile supporto anche per il passaggio alla menopausa.

A livello mentale, è stato sicuramente una sorpresa scoprire che pur essendo nella famiglia dei cannabinoli come il THC, il CBD non ha affatto un effetto psicotropo o sballante, ma anzi può essere utilizzato (con il parere del medico e con il supporto dei farmaci adeguati e della psicoterapia, quando necessari) per curare determinate patologie della mente.

Il rilassamento cui il cannabidiolo è responsabile è uno dei fattori che aiuta a temperare gli effetti dell’ansia e degli attacchi di panico. Inoltre, con un’azione specifica su certe zone del cervello, sembrerebbe possedere delle proprietà per cui non solo abbasserebbe le manifestazioni d’ansia sociale, ma aiuterebbe a ridurne la frequenza e, di conseguenza, anche l’insorgenza. Lo stesso tipo di azione sia curativa che preventiva sembrerebbe funzionare anche per la schizofrenia, ma siamo in attesa di risultati certi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha iniziato ad occuparsi dello studio dei benefici del CBD. Ugualmente sono prossime gli accertamenti dell’OMS circa quegli effetti di riduzione dei sintomi della depressione che sono stati da taluni comprovati nella pratica, dato che gli studi si sono concentrati sulle cure delle malattie psichiatriche. Ciò perché se davvero si potesse usare il CBD per queste patologie, per la prima volta ci sarebbero dei farmaci senza effetti collaterali in questo ambito.

Si capisce come è stato molto richiesto e quasi dappertutto ottenuta la legalizzazione di questa sostanza, in modo tale da poterne fare un utilizzo, anche controllato. Vi sono varie forme di utilizzo del CBD, ma quella preferita è quella sotto forma di olio derivato dalle infiorescenze ad alto contenuto di CBD, per la versatilità di questo prodotto, amato da un grande pubblico di consumatori.

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