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L'anello perduto: si celebra la parola con don Derio Olivero

FOSSANO

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“Per ripartire”: è questo il titolo della serata che verrà proposta nell’ambito del progetto “L’anello perduto”, sabato 5 marzo alle 20.45,nella parrocchia dello Spirito Santo a Fossano.

“L’idea che muove questa Celebrazione (non una Messa, ma un insieme di gesti e parole, con linguaggi creativi), la possiamo trovare nella nostra storia – spiega Paolo Tassinari, coordinatore del progetto l’Anello perduto, che opera in collaborazione con gli Uffici Famiglia delle Diocesi di Fossano-Cuneo, Mondovì e Saluzzo - : ognuno di noi, infatti, porta dentro di sé qualcosa come una ferita, una frattura, uno strappo, una delusione che in qualche modo segna la sua esistenza (una crisi matrimoniale, ma non solo: pensiamo alla malattia o alla morte di un nostro caro, un insuccesso scolastico o professionale, desideri buoni finiti in malo modo, attese giovanili frizzanti risultate da adulti “bolle di sapone” e così via).

Di fronte all’esperienza del male, qualunque esso sia, il cristiano fa di tutto per non rassegnarsi, per non dargliela vinta, per lottare e rimanere in piedi, ma a volte, lo sappiamo bene, è faticoso; il male ci schiaccia, sembra insopportabile, pare non finire. Il dipinto a olio “Cena in Emmaus” di Caravaggio, una canzone di Giorgia e una pagina del vangelo di Luca commentati da don Derio Olivero, ci offriranno buoni motivi per riprendere in mano la nostra storia, e dentro alle nostre ferite, riprendere oppure continuare a camminare. Si, il male mai potrà avere l’ultima parola sulla nostra storia. Vogliamo “ripartire”!

La Celebrazione sarà animata dalla cantoria della parrocchia di sant’ Antonio, e l’invito a partecipare è esteso a tutta la comunità cristiana.

Per info: paolo, 338/2335931 – paolotax@gmail.com

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