CUNEO
ALICE MARINI - “La bicicletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un'auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un'unica vettura. Per portare 40.000 persone al di là di un ponte in un'ora, ci vogliono tre corsie di una determinata larghezza se si usano treni automatizzati, quattro se ci si serve di autobus, dodici se si ricorre alle automobili, e solo due corsie se le 40.000 persone vanno da un capo all'altro pedalando in bicicletta”.
E’ Ivan Illich a sottolineare questo passaggio cruciale dell’umana evoluzione nel suo saggio Elogio della bicicletta, e in Sala Vinaj, a Cuneo, è Gianfranco Peano di Legambiente ad introdurre l'ultimo appuntamento del ciclo "Innovatori per l'ambiente", organizzato dal WSF Collective e incentrato sul tema della ciclabilità in provincia, con la lettura di alcuni passi dello scrittore austriaco per cui “la nostra è una società energivora, che di energia si ingozza fino a soffocarne”.
Laura Vinay, presidente di Fiab Cuneo – Bicingiro (19 regioni italiane, 160 associazioni, più di 17mila soci, partendo dal nord e scendendo fino al sud, in continua espansione) parte dal fatto che l'Italia è il maggior produttore di biciclette e che si stanno compiendo grandi passi in avanti nell'ambito del cicloturismo e della mobilità sostenibile, specie nella Granda. "Cuneo, per esempio, è stata una delle prime città ad adottare il servizio di bike sharing, offrendo tutta una serie di inziative volte a promuovere la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano", precisa Laura Vinay.
Con Elio Allario, ex Assessore all'ambiente del Comune di Cuneo, nacque il Parco fluviale e emerse il discorso della famosa pedancola sul Gesso tra la frazione Mellana di Boves e il Santuario degli Angeli di Cuneo, che dal punto di vista ciclo-pedonale rappresentò un grande passo in avanti. Il ponte fu danneggiato nel 2000 e, dopo essere stato riparato, crollò definitivamente con la piena del 2002. “Al momento vi è una carenza nei collegamenti tra Cuneo e i Comuni limitrofi e si continuerebbero a studiare soluzioni impraticabili”, dichiara Allario.
Infine Stefano Melchio, consigliere del Comune di Gaiola con delega allo sport, è intervenuto sulla realtà sportiva del Bike Park Tajaré, di cui è stato uno degli ideatori (www.tajare.it). Attivo da un anno in bassa Valle Stura, il parco si sviluppa tra Gaiola, Moiola, Rittana, Roccasparvera e Valloriate e unisce in 6 percorsi 120 km di strade, sentieri e sterrate. Oltre 100 paline, tacche segnalatrici e cartelli “artigianali” disseminati per permettere ai bikers esperti e non di orientarsi. Per la sua creazione, “non c'è stato bisogno di fondi particolari, sono bastati volontariato e amicizia” dice Stefano.
Alice Marini