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L'autunno che ci aspetta: settembre più caldo della media nonostante il maltempo di inizio mese

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - In base alle valutazioni fatte per il prossimo trimestre autunnale, i modelli sembrano concordi nell’indicare un autunno generalmente più caldo della media, soprattutto a settembre, per poi mantenersi lievemente più caldo o nella media nei mesi successivi. 

Nonostante un inizio di stagione instabile con le piogge della prima metà di settembre - riferisce Arpa Piemonte -, i modelli ci mostrano uno scenario più secco della norma per il resto del mese, grazie a condizioni anticicloniche che dovrebbero mantenersi per più giorni, favorendo giornate stabili e temperature sopra la media. Di contro, nel corso di ottobre sembrano farsi strada le perturbazioni atlantiche che potrebbero portare precipitazioni sopra la media del periodo. Novembre è ancora molto incerto per definirne una tendenza. 

Sul Piemonte la stagione estiva è iniziata con un mese di giugno relativamente fresco e piovoso, che in seguito ha ceduto il passo ad un luglio mediamente caldo e più asciutto; infine, agosto è risultato il mese con l’anomalia termica positiva ed il deficit pluviometrico più marcati. Rispetto alla media climatologica 1991-2020, in estate è stata misurata un’anomalia termica di +1.2 °C sul territorio piemontese, mentre le precipitazioni sul trimestre sono state poco sotto la media, con un deficit di 6 mm (-3%). Nel complesso, le previsioni stagionali si sono rivelate attendibili.

A settembre sul Piemonte persiste ancora un’anomalia termica positiva, talora molto pronunciata sul bacino del Mediterraneo, associata ad un campo di pressione lievemente sopra la media tra il basso Atlantico e il Mediterraneo centro-occidentale, che interessa sostanzialmente tutta l’Europa meridionale. Proprio per la persistente presenza di quest’area di alta pressione, le precipitazioni seguono l’andamento già osservato quest’estate, con valori nella media o tendenzialmente inferiori. Sull’Europa settentrionale la depressione d’Islanda, già presente ad agosto, mantiene invece un clima più fresco, ma non si esclude che possa saltuariamente estendere la sua influenza fino all’area alpina.

Ad ottobre il campo di pressione in quota scende sul nord Italia. Si ipotizza dunque l’avvicinamento di perturbazioni che transiteranno anche sulla nostra regione con condizioni instabili e meno calde, grazie ad un flusso atlantico libero di scorrere e raggiungere l’Europa centrale e l’area alpina. Novembre invece è ancora dominato dall’incertezza previsionale. Alcune simulazioni modellistiche mostrano una nuova rimonta anticiclonica sull’Europa occidentale che, bloccando il transito delle perturbazioni oceaniche verso l’Europa e il Mediterraneo occidentali, favorirebbe condizioni miti e un modesto deficit pluviometrico; altri scenari forniscono condizioni ancora “fredde” in arrivo dall’Europa orientale, con deboli piogge associate. Bisognerà dunque attendere l’emissione del prossimo bollettino, alla fine del mese di settembre, per una previsione più attendibile. 

 

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