CUNEO
Vuoto che diventa pieno rendendo concreto e tangibile il legame tra Cuneo e Rivoli: "Incidenze nel vuoto", inaugurata contemporaneamente a Rivoli con "Identità", riporta lo scultore garessino Giuseppe Penone, tra gli artisti dell'Arte povera più importanti e riconosciuti a livello internazionale, nelle sue terre natali grazie alla collaborazione tra la Fondazione Crc e il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea.
La mostra "Incidenze del vuoto", ospitata fino al 2 febbraio 2020 nel complesso monumentale di San Francesco a Cuneo, presenta il cuore della filosofia artistica di Penone. E' una riflessione sulla dualità tra vuoto e pieno attraverso una precisa selezione di opere che mettono in relazione le due sedi, in un sofisticato gioco di giustapposizioni e rimandi. L'arte di Penone indaga i fondamenti della scultura come modo di conoscere comprendere empiricamente il mondo.
La scultura riguarda l’intaglio, lo scavo e la produzione di vuoti, oppure, al contrario, concerne la fusione, la duplicazione e la moltiplicazione, attraverso una serie di passaggi, dal positivo al negativo, della forma oggetto di trasformazione.
Lungo tutta la navata centrale della chiesa di San Francesco è installata Matrice, complessa e meravigliosa scultura orizzontale che diventa spina dorsale del progetto espositivo, accanto a Gesti vegetali, a Dafne e al modello di Identità. "Matrice - spiega Penone - nasce da lontano, dai primi lavori fatti sugli alberi. In questo caso ho eseguito un'operazione inversa, svuotando un tronco, creando un vuoto dalla forma dell'albero. La scelta è stata molto precisa: si tratta di una conifera, che è una pianta con una crescita verticale molto lineare, che doveva comunque essere abbattuta".
Identità è invece un albero di bronzo dalla realistica corteccia venata, sul quale l’artista ha innestato una copia in alluminio capovolta che smaterializza la fisicità linea della pianta in un gioco di antitesi e riflessi. Tutta la mostra è duale, e simbolicamente crea una simmetria, un rimando, un riflesso naturale tra Cuneo e Rivoli.
"Un grande impegno, che dà grandi soddisfazioni. E' bello poter elevare Cuneo o poter dare la possibilità ai cittadini di emozionarsi davanti a queste opere immense" ha commentato Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Crc.
L'esposizione è curata dal direttore del Castello di Rivoli Carolyn Christov-Bakargiev, con l’assistenza curatoriale di Giulia Colletti.
Orari di apertura al pubblico: martedì-sabato 15,30-18,30; domenica 11-18,30. Ingresso gratuito.