"Cerchiamo coperte, ma anche scarpe (dal 42 in su), calzini e asciugamani per la nostra "Boutique du monde", dove sono stati 105 i passaggi in un giorno, oltre 80 le coperte distribuite da operatori e volontari". E' un bilancio felice, unito ad un appello, quello comunicato da Saluzzo Migrante - il progetto di Caritas Saluzzo. E lo fa raccontando la situazione che vivono i migranti arrivati a Saluzzo in cerca di lavoro come stagionali.

"Fuori dal Pozzo anche gli uomini sembravano "accatastati" come le biciclette arrivate nel cortile della nostra Caritas. Molti sono qui per la prima volta, altri sono volti conosciuti che tornano ogni anno, lavorando per lo stesso datore. Molti hanno già un contratto, ma non hanno trovato accoglienza né in azienda, né nelle strutture perché ancora chiuse (il dormitorio Pas, i campi della Coldiretti o le accoglienze diffuse nei Comuni della frutta). Le coperte che distribuiamo diventano un riparo in cui avvolgersi in cerca di un po' di riposo.

A tratti la coda trasmette nervosismo e stanchezza, tanta per chi, come S., ci racconta che da inizio maggio dorme al Foro Boario, alzandosi prestissimo per andare a potare i meli, macinando chilometri sulla bicicletta presa in prestito da un amico. Nella nostra Boutique S. riceve una tessera per ritirare un numero limitato di vestiti, uno zaino, scarpe, cibo. I volontari lo accompagnano lungo gli scaffali, in uno spazio dove ha il tempo per scegliere con cura una maglietta, un paio di pantaloni, provare delle scarpe.

I volontari chiedono a S. se ha la possibilità di mettere nella cassetta un piccolo contributo (50 centesimi o un euro): è un modo per riconoscere il valore di ciò che gli è stato donato grazie all'aiuto di tanti saluzzesi che anche domani, all'alba o al tramonto, lo vedranno sfrecciare in bicicletta".

Il ritiro viene effettuato presso "Rivestiti" in via Maghelona 7 a Saluzzo, ogni mercoledì dalle 10 alle 12,30.

Per aiutare in Boutique e negli altri servizi come volontari: info@saluzzomigrante.it - Andrea 328 216 7983

(Foto tratta dalla pagina Facebook di "Saluzzo Migrante")