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L'app "Tabui" nata in Granda ora ha una sezione green per la raccolta differenziata

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Bisogna rincorrerlo quel Tabui, l'inarrestabile cagnolino da tartufo, nato in un primo tempo solo per il turismo locale, che man mano ha allargato il suo raggio d'azione in lungo e in largo nel nostro bel stivale.

Il suo olfatto ha capacità straordinarie, identifica le eccellenze dei territori, fornendo tutte le informazioni per goderne appieno, fin nei minimi dettagli. Accompagna il turista alla scoperta dei tesori nascosti, anche negli inimmaginabili e sperduti borghi, che sono disseminati nel nostro bel paese. Questo è Tabui: informa su dove andare, e cosa fare.

Qual è il segreto del successo di Tabui?, domando al "padre" Giorgio Proglio.

"Tabui App è un unico contenitore, capace di unire e condividere tutte le informazioni in un'unica piattaforma universale: ha un nome italiano facile da leggere e pronunciare per i turisti stranieri. Risolve il problema della frammentazione turistica digitale italiana: sono migliaia le eccellenze diverse tra loro, quindi la soluzione per rappresentarle ognuna nel proprio territorio è proprio un'unica app. E' una di perdita tempo ad ogni singolo spostamento cercare su Google la app da scaricare, che poi magari si utilizza una sola volta. E' questa agilità di Tabui che sta diventando un punto di riferimento per tutta la nazione".

Quali sono gli attori che ritieni determinanti per risolvere il problema della frammentazione?

"Senza dubbio tutti i funzionari della pubblica amministrazione, quali sindaci, consiglieri, assessori al turismo, direttori di Atl".

Cosa ti senti di dire a questi rappresentanti?

"Tabui risolve, salite a bordo!".

Le novità?

“Sostanzialmente sono tre fino a oggi. E' nato il Tabui green in anteprima a livello nazionale, per il momento solo per la Val d'Aosta, un territorio non troppo esteso, dove c'è un unico consorzio di gestione rifiuti. A chi non sorge il dubbio di come fare la raccolta differenziata in modo corretto? Ecco che tabui interviene fornendo indicazioni chiare".

In che modo?

"Ottenute dai Comuni tutte le indicazioni utili per le modalità della loro raccolta differenziata, le abbiamo caricate su Tabui. Quindi, per chi si trovasse in Val d'Aosta, basta cliccare il tasto verde con scritto tabui green, che rilevando il comune in cui ci si trova (oppure volendo se ne digita nome), indica il colore del bidone che corrisponde al rifiuto da smaltire. Anche in questo caso, Tabui elimina quella frammentazione del territorio dovuta alla diversità di regole dei Comuni. E' anche un punto d'orgoglio che, nel programma Talentis di Giovani Imprenditori di Confindustria (hanno partecipato 100 start up nazionali), Tabui è tra le 8 aziende finaliste ed è secondo nelle selezioni. La finale è il 24 giugno a Rapallo. Si vedrà, certo mi batterò come un leone, comunque già essere in finale è un grande risultato".

Altra importante novità, non riuscendo più a seguire in contemporanea le due aziende, la Zeta Bi e Tabui, della prima ne ho ceduto il 90% alla Etinet di Savigliano, (guidata da Valerio Ferrero), che fa parte di un grosso gruppo italiano con cui ci siamo fusi. Come si dice, a 47 anni, ho gettato il cuore oltre l'ostacolo, in sostanza ho cambiato lavoro. La mia prima azienda vive, si è fusa con quest'altra per dare continuità ai dipendenti, ai clienti, ma soprattutto per dare vita a questa app digitale, cioè due aziende grosse del territorio che si uniscono per lavorare insieme: è anche un bel segnale. Desidero concentrarmi sempre più su Tabui, che ora più che mai rappresenta la mia priorità".

Seguiremo con piacere le gesta di Tabui così frenetico, mai quanto lo è il suo papà.

Fiorella Avalle Nemolis

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