CUNEO
La scuola italiana possiede, ancora oggi, un'insufficiente cultura digitale. La situazione emerge dalla relazione della Corte dei Conti Ue sullo stato dell'istruzione digitale nelle scuole in Italia e altri cinque Paesi Ue.
La formazione universitaria, però, si rivolge sempre più all'e-learning, considerato più comodo ed economico rispetto alla formazione in presenza.
I dati sulla digitalizzazione scolastica in Italia nel report Ue
Il livello di digitalizzazione della scuola italiana è tra i più bassi dell'Unione Europea: è questo il triste primato rilevato dalla relazione della Corte dei Conti Ue, che ha fotografato una situazione contraddistinta da un cronico ritardo rispetto agli standard europei, causato principalmente dalle scarse competenze dei docenti, dalla limitata connettività delle infrastrutture e dall'insufficiente disponibilità di dispositivi tecnologici nelle aule.
Nella relazione si parla di “scarsa chiarezza” per quanto riguarda i risultati attesi dalle misure finanziate dal Pnrr italiano per la digitalizzazione delle scuole, e di “notevoli ritardi” sul programma di connettività a banda larga degli edifici scolastici. Sebbene la comunità europea abbia stanziato ben 5,3 miliardi di fondi per l’Italia, la situazione è oggi ancora critica: solo il 10% degli istituti, infatti, ha una connessione a un gigabit al secondo o superiore, e solo un insegnante su sette possiede le “competenze e la confidenza necessarie per un uso efficace delle tecnologie digitali”.
Nonostante queste evidenti carenze, il 79% delle scuole sostiene di avere una strategia formale per utilizzare al meglio le tecnologie digitali a fini didattici.
Università online: boom di iscrizioni
Se per la Dad, come si è visto, c’è ancora molto da fare affinché le tecnologie digitali vengano sfruttate al massimo per potenziare l’istruzione, per quanto riguarda l'ambito della Formazione a Distanza (Fad), invece, la situazione è nettamente diversa: le iscrizioni ai corsi di laurea telematici, infatti, hanno conosciuto negli ultimi anni un costante trend positivo.
Basti pensare che, tra il 2011 e il 2021, gli iscritti sono aumentati del 410,9%, mentre le università tradizionali hanno perso quasi 20mila studenti.
Gli atenei online offrono ampi cataloghi formativi e assicurano formazione di alto livello. Oggi esistono tantissimi istituti validi tra cui scegliere. Tra questi, l'Università telematica eCampus è indubbiamente una delle migliori: riconosciuta dal M.I.U.R., permette di ottenere titoli equivalenti a quelli tradizionali e ha l’offerta formativa più ricca in assoluto (sono ben 62 i percorsi di laurea tra cui scegliere).
I vantaggi dei corsi online
La formazione online può essere svolta in modalità sincrona (lo studente partecipa a video-lezioni in diretta) oppure asincrona: in quest'ultimo caso, si ha accesso a una piattaforma streaming, all'interno della quale sono sempre disponibili lezioni, verifiche di apprendimento e materiali didattici.
Poter frequentare l'università organizzando le lezioni in base ai propri impegni personali si rivela il vantaggio più grande; tuttavia, alla più agevole conciliazione studio-lavoro, si aggiunge la possibilità di accedere a qualsiasi tipologia corsuale. Non essendo richiesto alcuno spostamento fisico, sarà infatti possibile iscriversi a qualsiasi facoltà si desideri. Per lo stesso motivo, non sarà più necessario sostenere spese aggiuntive di trasporto, né di alloggio fuori sede.
Le università online, dunque, non solo si rivelano molto più accessibili, ma garantiscono anche una maggiore inclusività sociale, offrendo, a una platea di studenti sempre più ampia, l'opportunità di raggiungere alti livelli formativi.