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'Insetto del pino': è allarme per la salute umana e animale

CUNEO

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La Direzione Agricoltura - Settore Fitosanitario della Regione Piemonte ha inviato ai Sindaci del Piemonte una lettera in merito alla problematica relativa al crescente numero di segnalazioni di attacchi di processionaria del pino da molte località piemontesi.

Le infestazioni di processionaria del pino, un insetto che allo stato larvale si nutre degli aghi di diverse conifere, risultano in espansione ed il fenomeno può comportare effetti negativi per la salute delle persone che frequentano le aree infestate.

Le piante infestate si riconoscono nel periodo invernale per la presenza dei caratteristici nidi sericei sulle chiome, le cui dimensioni variano a seconda del numero delle larve. In primavera queste alberi saranno soggetti a defogliazioni che, se interessano la parte apicale, possono provocare anche l'arresto della crescita ma difficilmente conducono a morte la pianta ospite. Nel corso della primavera le larve scendono dalle piante infestate formando delle lunghe file (processioni) per cercare anfratti nel terreno in cui incrisalidarsi per poi trasformarsi in adulti (falene = farfalle notturne) nel corso dell'estate.

Le infestazioni di questo insetto possono creare problemi alla salute di persone e animali domestici, in particolare i cani, in quanto a partire dal terzo stadio le larve sono provviste di peli urticanti che, rilasciati nell'aria, possono causare gravi irritazioni cutanee e delle vie respiratorie nonché, nei casi di persone allergiche, anche shock anafilattico.

Nell' ultimo decennio gli attacchi di questo insetto si sono intensificati a causa del progressivo innalzamento delle temperature medie invernali. In passato erano considerate a rischio di infestazione le conifere in stazioni sotto i 600-700 m di altitudine, negli ultimi anni questo limite si è alzato, con segnalazioni di attacchi rilevanti anche oltre i 1.200 metri.

Sono consigliate alcune norme di comportamento:

• evitare di sostare sotto pini o altre conifere;

• non avvicinarsi alle piante che presentano nidi di processionaria e alle larve in processione sul terreno o sui tronchi;

• non toccare a mani nude i nidi, le larve e la corteccia di alberi, arbusti o rami infestati;

• non effettuare lavori che possano diffondere nell'aria i peli urticanti, ad esempio rastrellamento delle foglie o sfalcio dell'erba;

• nel caso si rendesse necessario asportare i nidi, proteggersi adeguatamente con tuta, guanti, occhiali e maschera. I nidi asportati devono essere raccolti e bruciati;

• tenere i cani al guinzaglio e lontani dalle conifere;

• in caso di contatto fare tempestivamente una doccia e lavare gli indumenti a temperatura elevata. Se il contatto è avvenuto con le mucose, sciacquare subito le parti contaminate con acqua e bicarbonato (anche nel caso di cani, cavalli o altri animali);

• in caso di irritazione cutanee o congiuntivali, di irritazione delle vie aeree o crisi asmatiche rivolgersi direttamente al medico.

Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito web della Regione Piemonte:

http://www.regione.piemonte.it/foreste/it/tutela/fitopatologie/conifere/processionaria.html

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