MONTAGNA
Non arretra il fronte degli incendi in Piemonte, dove ad essere particolarmente toccate sono le province di Torino e Cuneo. Allerta massima nel Canavese, dove le fiamme sono sempre più vicine alle case. I fumi intanto, ricchi di carbonio e particolato, si stanno riversando sulla pianura e l'odore di bruciato ha invaso anche Torino, dove i livelli di Pm10 sono schizzati alle stelle. Fiamme anche a Locana, in valle Orco, verso il Parco nazionale del Gran Paradiso e in Val Susa.
Per quanto riguarda il Cuneese, invece, le condizioni risultano ancora critiche in Alta Valle Stura, a Sambuco e Pietraporzio con danni a boschi, pinete e pascoli e in alta Valle Varaita, dove l’incendio è ancora in corso a Bellino e minaccia una borgata abitata. Anche oggi è stato richiesto l'intervento degli elicotteri e dei Canadair per cercare di spegnere le fiamme. La statale 21 del Colle della Maddalena rimane ancora chiusa al traffico. Legambiente ha chiesto la sospesione della caccia.
“Una condizione davvero critica, dovuta anche al fatto che in Piemonte sia caduto il 98% di pioggia in meno rispetto alla media di ottobre – spiegano Delia Revelli, presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. La preoccupazione cresce poiché, oltre a distruggere i boschi, alcuni incendi si stanno avvicinando pericolosamente alle abitazioni e alle strutture di diverse aziende agricole.
Le nostre imprese hanno un ruolo fondamentale e strategico nel presidiare il territorio montano e collinare – proseguono Revelli e Rivarossa – oltretutto, si sono già attivate e sono disponibili a collaborare per intervenire con propri mezzi e con le autobotti al fine di aiutare i volontari, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di spegnimento. Oltre a ringraziarle, ricordiamo di agire in modo coordinato ed organizzato tramite gli esperti per non creare confusione in questo già difficile momento”.
La Regione intende chiedere lo stato di calamità e sarebbe stato allertato l'esercito, da impiegare se la situazione, anche a causa dei venti attesi sulle zone alpine, si dovesse aggravare ulteriormente nelle prossime ore.