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Covid e imprese: ritardi nei pagamenti dei fornitori, Cuneo al 17° posto (+37,5%)

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Nel 2020 l’emergenza Covid-19 ha fatto impennare i ritardi gravi (oltre 30 giorni) nei pagamenti da parte delle imprese soprattutto in Valle d’Aosta (+41,5%), Friuli – Venezia Giulia (+40,3%), Veneto (+35,8%), Piemonte (+30,9%) e Lombardia (+30,3%). È quanto emerge dallo Studio Pagamenti, aggiornato al 31 dicembre 2020, realizzato da Cribis, società del gruppo Crif specializzata nella business information. 

In base allo Studio Pagamenti di Cribis, aggiornato al 31 dicembre 2020, il Piemonte, con il 37,6% di imprese che pagano alla scadenza i propri fornitori, è al 7° posto della classifica italiana. Aumentano i ritardi gravi: nel 2019 le imprese che effettuavano i pagamenti con ritardi superiori ai 30 giorni erano l’8,1%, nel 2020 sono passate al 10,6%. Fra le 20 province italiane le cui imprese, a confronto con il 2019, hanno registrato il maggior peggioramento nei pagamenti superiori a 30 giorni, 5 sono piemontesi: Asti è al 3° posto (+53,8%), Biella al 5° (+49,2%), Novara al 13° (+40,5%), Cuneo al 17° (+37,5%) e Alessandria al 18° (+37,4%).

In regione la migliore delle province è Biella (23°), seguita da Verbania (25°), Cuneo (26°), Asti (32°), Vercelli (33°), Novara (35°), Torino (48°) e Alessandria (51°). Rispetto al 2019, Biella è fra le 5 province italiane che hanno perso più posizioni (9); Alessandria ne perde 7, Novara 5, Verbania 1, ne guadagnano 1 Torino e Vercelli, rimangono invariate Asti e Cuneo.

“I dati evidenziano come rispetto all’anno precedente – commenta Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS - in 5 regioni del Nord Italia i ritardi gravi si sono incrementati dal 30 al 40%. L’impatto negativo dell’emergenza sanitaria si ripercuote soprattutto sulle imprese di piccole dimensioniIn particolare, soffrono le microimprese che, pur essendo le più virtuose con il 37,3% di pagamenti alla scadenza, hanno anche la quota più elevata di ritardi gravi (13,8%), insieme alle piccole (8,7%). Lo sviluppo della pandemia fino alla seconda ondata ha ulteriormente colpito i settori già in sofferenza per il lockdown, quali bar e ristoranti, il trasporto aereo, i servizi ricreativi e il settore cinematografico, tutti agli ultimi posti nel ranking della puntualità nei pagamenti”.

Il settore merceologico più puntuale è quello dei Servizi finanziari (47,9%), seguito da quello delle Costruzioni (42%), mentre il Commercio al dettaglio, dove i pagamenti alla scadenza interessano solo il 25,1% delle imprese, è quello con la situazione più critica, con un’incidenza di ritardi gravi pari al 20%. Rispetto al 2019, la variazione percentuale più elevata nei pagamenti oltre i 30 giorni si registra nei settori della Manifattura (32,4%), del Commercio al dettaglio (19,8%), dei Servizi (17,2%) e del Commercio all’ingrosso (16,3%).

 

 

 

 

 

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