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Il viaggio ieri e oggi: storie di amici perduti e ritrovati nel nuovo romanzo di Teresio Asola

ALBA

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Lo scrittore albese Teresio Asola annuncia l'uscita del suo settimo romanzo: "Tu, Bianca e Johnny", pubblicato da Edizioni Montag. Storia di amici perduti e ritrovati, innamoramenti adolescenziali e amori eterni.

Storia di viaggi, anche (quale racconto non lo è?), partendo da vicende (forse vere) ambientate sul finire degli anni '70 a Ulla, cittadina inventata ma non troppo, vecchia ma attuale.

Forse il lettore la riconoscerà come propria, Ulla. Perché è la nostra città. E il viaggiare di Nico è il nostro viaggio.

Sinossi breve di "Tu, Bianca e Johnny"

Una sera di luglio del 2018 Nico Ogniuomo incontra in un autogrill Johnny, vecchio compagno mai più visto dai tempi del liceo di Ulla, cittadina della provincia italiana non lontana da Alba. Nico ripercorre con l'amico ritrovato gli ultimi anni ’70 martoriati dal terrorismo, vissuti in quell'isola felice dove i problemi s’insinuarono fino a toccare un piccolo universo fatto di maldestri innamoramenti, amori veri, fughe in Inghilterra, lavori all'estero, speranze. I due amici ritrovati riscoprono nel dialogo vecchie storie: professori, assemblee, dibattiti, settimane autogestite, P38, giornalisti gambizzati, docenti scomparsi, viaggi-lavoro. La mattina dopo Nico e la moglie Bianca partono per la Scozia, dove il loro viaggio insieme era iniziato decenni prima, per ripercorrerne passi antichi. Con lei meno parole per dissotterrare memorie, tenute vive in quarant'anni di mattini come quello: il primo amore, i campi scozzesi, l'esame di maturità, il lavoro a Londra, l’Europa in autostop, le incertezze delle scelte, l'impegno nel costruire. Ma il ricordo non è ripiegamento bensì slancio al futuro. Una vecchia foto conduce alla sorpresa di un incontro, che come i viaggi di Nico non offre chiusure ma nuove aperture.

Nota biografica di Teresio Asola

Albese di nascita (1960), torinese di adozione. Laureato in Lingue nel 1984 con tesi su Orwell (non su 1984), Teresio Asola lavora dal 1977 e ha tre figli. Prima di scrivere narrativa ha collaborato con Gazzetta d'Alba, pubblicato poesie (Diario in frammenti, 1987), scritto un capitolo per un Nobel per la Pace (Woodrow Clark, Sustainable Communites) e tradotto (Death of a Salesman di Arthur Miller e Relato de un nàufrago di Gabriel Garcia Màrquez). Sei i romanzi pubblicati prima di questo: Volevo vedere l’Africa (2010), All’orizzonte cantano le cascate (2013), L’alba dei miracoli (2016), Mùnscià (2017), Spegnere il buio (2019), Raccontare troppo (2019). Per campare ha sempre lavorato in aziende.

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