MONTAGNA
CUNEO CRONACA - Fino a mercoledì la progressiva espansione di un promontorio anticiclonico di origine atlantica, dal Golfo di Biscaglia verso il Nord-Est italiano, garantirà condizioni stabili e ben soleggiate sul Piemonte ad eccezione di foschie e nebbie in pianura nelle ore più fredde.
Nella giornata di giovedì - si legge nel bollettino di Arpa Piemonte - una saccatura polare scenderà rapidamente dalla Penisola Scandinava verso la Germania, isolando una goccia fredda in quota a ridosso dell'arco alpino occidentale in serata.
Questo cambio di circolazione determinerà un graduale aumento delle nubi e un diffuso calo dello zero termico.
Martedì 4 febbraio
Nuvolosità: sui settori alpini cielo sereno con velature in transito. Altrove al mattino parzialmente nuvoloso, più grigio per foschie e nubi basse nelle vallate del Torinese e del Cuneese e sulla fascia appenninica, dalle ore centrali generale attenuazione fino ad avere cielo soleggiato. Al primo mattino nebbie fitte in pianura, più diffuse tra Astigiano e Alessandrino.
Precipitazioni: assenti.
Zero termico: in ulteriore aumento fino a 2900-3000 metri.
Venti: deboli; in montagna settentrionali, altrove in prevalenza da nord-est.
Mercoledì 5 febbraio (nell'immagine)
Nuvolosità: cielo sereno. Foschie e locali nebbie al primo mattino sulle pianure, più fitte tra Torinese e Cuneese.
Precipitazioni: assenti.
Zero termico: al mattino stazionario sui 2900 m, dal pomeriggio in leggero calo fino a 2700 metri.
Venti: deboli, in montagna da nord-est fino alla sera poi in rotazione da est, di direzione variabile in pianura.
Giovedì 6 febbraio
Nuvolosità: cielo sereno o poco nuvoloso, con locali foschie fino al primo mattino. Dal pomeriggio progressivo aumento delle nubi a partire
dal settore occidentale.
Precipitazioni: dalla tarda serata deboli in Valle Ossola e sui settori alpini, nevose a quote collinari.
Zero termico: in marcato calo fino a 1000 metri in serata.
Venti: deboli, sulle Alpi al mattino dai quadranti occidentali in rotazione da sudovest dal pomeriggio, dai quadranti orientali altrove, con
rinforzi su Appennino e pianure centro-orientali via via più estesi.