Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Il ricordo di Luigi Einaudi e il legame con la città di Carrù a 150 anni dalla nascita

MONDOVì

Foto
Condividi FB

ALDO MOLA - Luigi Einaudi nacque a Carrù il 24 marzo 1874. Nel 150° della sua nascita è ricordato quale fautore degli Stati Uniti d'Europa. Monarchico e liberale, anche a giudizio di Guido Carli, che ne scrisse la biografia in “Cuneo, provincia granda” (Savigliano, L'Artistica,1997), Einaudi fu il maggiore economista italiano del Novecento. Collaboratore di “La Stampa” dal 1896, del “Corriere della Sera” (1900-1925) e dell' “Economist”, professore al “Bonelli” di Cuneo, al “Sommeiller” di Torino e di Scienza delle Finanze all'Università di Torino, da senatore del Regno nel 1938 votò contro le leggi anti-ebraiche. Tenuto, come tutti i pubblici impiegati (docenti universitari inclusi), a dichiarare a quale stirpe appartenesse, rispose che la sua gente era “ligure”. La Liguria augustea andava dal mare alla destra del Po e comprendeva la Valle Maira, di cui era originario, come Giovanni Giolitti e Marcello Soleri.

Primo presidente effettivo della Repubblica italiana (11 maggio 1948), difese strenuamente le prerogative del Capo dello Stato dalle prevaricazioni dei partiti. Perse due grandi battaglie: l'abolizione del valore legale dei titoli di studio (non sempre garanzia di preparazione seria) e l'avvento della Comunità Europea di Difesa, nel 1954 rifiutata dalla Francia nazionalista e sovranista. Da allora l'“Europa” rimase ed è un fantasma. Alla morte (Roma, 30 ottobre 1961), Einaudi fu sepolto nella tomba di famiglia a Dogliani. 

Come Benedetto Croce, aderì al Partito liberale, che lentamente evaporò. Però la sua lezione scientifica, politica e civile rimane attuale, anche se i liberali sono meno di “quattro gatti”, come già erano detti ai tempi suoi. Liberalismo e liberismo sono pilastri insostituibili della civiltà. Senza retorica, Luigi Einaudi, merita dunque di essere additato quale modello di un'Italia unita e fattivamente europeista.

Aldo A. Mola

VIDEO