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Il pittore Massimo Ricci a Cherasco ci spiega 'I sensi del colore'

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - “I sensi del colore” è la mostra di Massimo Ricci, vincitore del Premio nazionale Romano Reviglio, a palazzo Salmatoris di Cherasco, in provincia di Cuneo.

Entrare al Salmatoris è sempre un gran piacere. Ai piedi dell'immenso scalone il quadro dell'artista, col quale ha vinto il Premio.

Mi aggiro per le sale in modo disordinato. Per avere una visione totale della mostra. Istintiva. “Buongiorno. Sono il pittore.” Mi sorprende alle spalle. Alto, longilineo, una figura armoniosa. E sorride. Finalmente un artista schietto che non si atteggia. Si presenta come le sue opere, colorate, ma non troppo, con linee ben delineate ma morbide, soffici.

“Ha conosciuto Romano Reviglio?”

“Non l'ho conosciuto. Però ho visto le sue opere. Mi piacciono molto. E' un artista vero, che ha avuto le sue fasi, ed è una bella voce nella pittura piemontese.”

“Molti dicono di non conoscere l'arte, e di scegliere un quadro secondo il proprio gusto. Cosa ne pensa?”

“C'è il piano della gradevolezza e del gusto personale e il piano oggettivo della qualità. Per esempio, a me non piace assolutamente Munch, però lo considero, com'è giusto, uno dei più grandi pittori europei del '900. E' questione di gusto per ciò che ci si mette in casa, poi c'è un fatto oggettivo: la qualità e la serietà.”

“Come definisce la sua pittura?”

“E' uno sforzo sul linguaggio del colore. E' figurativa perchè mi piace che rimanga un'immagine alla fine dell'opera. E' un mio bisogno di non rinnegare l'esperienza della realtà, senza rendere vano lo sforzo di vivere il colore, il quale, con leggerezza, porta con sé l'incanto di tutti i significati possibili, e che si serve del racconto come piacevole pretesto.”

“Perchè il titolo della mostra: I sensi del colore?”

“Senso” soprtatutto inteso come percezione sensoriale, componente sensuale e seduttiva. Mi sento consapevole vittima di un'erotica del colore in senso totale, somma di valore viscerale, attrazione intellettuale e rapporto fisico. E' fedeltà, non senza tormento.”

“C'è un suo dipinto che detesta?”

Alla domanda provocatoria risponde con ironico umorismo: “Non è qui, però. Ho avuto la furbizia di non portarlo.”

“Ma, magari lo desta solo lei. Potrebbe piacere agli altri.”

'No, non c'è un quadro che detesto. Non l'avrei fatto. Non l'avrei finito.”

Fiorella Avalle Nemolis

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Massimo Ricci e nato nel 1961 a Nizza Monferrato dove vive e lavora. Ha iniziato giovanissimo il suo cammino artistico. Ha frequentato lezioni di figura all'Accademia Ligustica di Genova. Affianca all'attività in studio realizzazioni pittoriche e grafiche in contesti architettonici ed ambienti. Svolge attività di illustrazione artistica per l'editoria, enti pubblici e aziende in vari settori.

La mostra è visitabile fino all'11 ottobre al Palazzo Salmatoris di Cherasco

Orari: giovedi e venerdi: 15.00-19.00

Sabato e domenica: 9,30-12,30 e 15.00-19.00

Massimo Ricci cell. 333 3204859

riccimaxpittore@gmail.com

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