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Il nostro neonato, un extraterrestre piombato in famiglia

ALBA

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BRUNO MURIALDO - Di solito quando arriva un bambino, ad Alba come a Cuneo o altrove, la giovane coppia che lo riceve sente che il mondo sta per cambiare coinvolgendoli senza tregua in una nuova e responsabile esperienza come mai precedentemente. I primi giorni dopo la nascita si ha la sensazione che un extraterrestre sia piombato di colpo in casa un essere che piange, ride e si dispera, e quando si dispera crea il panico perché non si sa bene a che santo raccomandarsi.

Si prova a chiamare il pediatra, per essere assicurati che il pianto non abbia nulla di anormale. La notte un incubo! Ad ogni respiro si fa attenzione che sia regolare e cosi certe volte si sta svegli fino all’alba inoltrata. Il caos può diventare  totale con l’arrivo delle nonne, se giungono insieme il caos raddoppia, perché ogni nonna ha un suo modo di allevare il bambino, che guarda caso non coincide mai con quello degli altri.

Soprattutto se gli altri sono in parte  i genitori o la nonna della controparte. Ed ecco che si sentirà ripetere con voce arguta il fatidico “come ho allevato i bambini io nessun altro lo sa fare“.

La seconda parte del dramma avverrà quando il pupo cambierà il pasto, il passaggio dal latte materno alle papette, la cucina diventerà un laboratorio sperimentale con pentolini sparsi ovunque, microonde sempre in funzione, forchette e cucchiai disseminati per la cucina e sotto le suole delle scarpe di papà,

La culla per l’occasione si trasformerà in un albero di Natale dove papà e mamma ci appenderanno di tutto pur di divertire il pupo durante i pasti e le merendine.  Da non trascurare il ruttino e le collichette, ogni volta che si tenterà di coricarlo, ecco che si farà avanti il dubbio: ha fatto il ruttino? o no? e la scorreggina? l’hai avvertita? se si, coricalo,  ma fai piano.

Nel frattempo, il neonato avrà già ricevuto a dir poco un quintale di giocattoli inutili e una sfilza di abitini di misure diverse. Ed ecco arrivare il primo giorno dell'asil , d’altronde si dovrà iniziare a lavorare e il piccolo non può certo stare a casa da solo, allora si insinuerà  la sindrome dell'abbandono, che colpisce i genitori per alcuni giorni, finché il piccolo non dimostrerà di preferire l’asilo al desolante balcone di casa.

La nostra storia potrebbe continuare, ma si s sa che la vita si evolve e una pagina non basterà mai a contenere tutto,  . ma si può tentare la prossima puntata.

Bruno Murialdo e Don Chisciotte

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