Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Nido e scuola dell'infanzia Fondazione Ferrero ad Alba: una "seconda casa" per i bambini

ALBA

  • Foto
  • Foto
  • Foto
  • Foto
Condividi FB

FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E' con la direttrice Beatrice Tobruk che ho l'appuntamento ad Alba per una visita al Nido e alla scuola dell'Infanzia Fondazione Piera, Pietro e Giovanni Ferrero, presieduta dalla signora Maria Franca Fissolo Ferrero. Con lo sbuffo d'aria si aprono le porte a vetro automatiche sull'ingresso del moderno edificio.

“E' un grande spazio denominato “piazza” - mi spiega la direttrice Beatrice Tobruk -, riservato all'accoglienza dei bimbi e alla collettività, intesa come punto di incontro anche degli adulti in occasione di eventi che vi si svolgono durante l'anno: contribuiscono a tenere unita una comunità.

L'asilo nido è nato nel 2009 su iniziativa della famiglia Ferrero per andare incontro all'esigenza delle famiglie con bambini. Appunto dall'ideazione della grande “piazza”, un richiamo all'importanza che l'azienda dà alle relazioni e agli incontri, il progetto si è sviluppato con la creazione di una sorta di villaggio, suddiviso in diverse sezioni di riferimento per i 75 bambini.

Al di là delle sezioni, ci sono una serie di altri spazi adibiti per acquisire diverse esperienze, allo scopo di dare il posto per ogni cosa: tutto un ordine che il bambino interiorizza dentro di sé. Altro aspetto importante è che l'ambiente a poco a poco diventi una seconda casa.

Considerato che i bambini sono molto piccoli, dai 0 ai 3 anni, per loro il riferimento è la relazione che si costruisce con l'educatrice, con l'ausiliaria e con me. Quindi le relazioni, i tempi e la cura del dettaglio, sono requisiti fondamentali affinché il bambino acquisisca sempre più familiarità con l'ambiente, perché infonde sicurezza, favorisce l'intraprendenza, che di conseguenza lo portano ad agire.

Nel 2018 è nata la scuola dell'Infanzia dai 3 ai 6 anni, che accoglie 84 bambini in sezioni eterogenee. La differenza di età tra loro, fa sì che il più piccolo sia attratto e stimolato dal più grande, il quale a sua volta se ne prende cura.

Il concetto è che un luogo che accoglie 160 bambini, rappresenti anche un luogo di cittadinanza, dove la cittadinanza parte dall'amore, dalla cura e dal riconoscimento dell'altro”.

L'ambiente è luminoso, arioso, e le ampie vetrate che si affacciano sul giardino ne accrescono il senso e la dimensione di “piazza” perché all'aperto.

Osservando gli arredi realizzati in betulla, legno chiaro e luminoso, si percepisce l'accurata progettazione e lo studio sulla misura in scala del bambino piccolo: è a suo agio perché tutto è adeguato alla sua altezza.

E' l'adulto che si protende verso il bambino, quindi si evidenzia la cura, l'attenzione per il suo benessere.

Dalla “piazza” accompagnati dalla signora Beatrice Tobruk, ci addentriamo in spaziosi e lunghi corridoi, che fungono da comunicazione tra le diverse 4 sezioni omogenee per età, poste l'una di seguito all'altra.

Come ispirazione - spiega la signora Tobruk - ci affidiamo al metodo di Maria Montessori, di Emmi Pikler e di Eleanor Goldsmith, note pedagogiste dei primi del Novecento, le quali, a partire dall'osservazione del bambino, hanno compreso quanto fosse importante lasciare libertà nel suo movimento: perché l'intelligenza nasce dalle azioni che il bambino fa spontaneamente”.

Ci introduciamo nell'ambiente vissuto dal bambino, dove nulla è casuale, a partire dai materiali e dalle strutture dell'arredo, ideati da Emmi Pikler, per favorire determinate esperienze. “La psicologia dello sviluppo ha il suo perché” - commenta la signora Tobruk – ci indica quali siano le tappe dello sviluppo, comunque sempre rispettando i tempi di ogni bambino”.

La dottoressa Beatrice Tobruk, laureata in psicologia dell'educazione, è di bella presenza, affabile nel modo di porsi, traspare la sua peculiare attitudine e competenza relazionale, oltre alla significativa capacità organizzativa nell'assolvere il compito di grande responsabilità, che ha sapientemente perseguito dalla creazione dell'asilo nido in avanti.

Nell'ambito del Nido e della Scuola d'Infanzia Fondazione Ferrero, la dottoressa Tobruk svolge anche il delicato ruolo di consulente educativa per le famiglie. Allo stesso modo si presta a dare un significativo supporto alle educatrici, il cui ruolo è delicato e impegnativo per scandire la giornata con i bambini, che si sviluppa in diversi tempi.

L'accoglienza è il primo momento della continuità con l'ambiente familiare; la colazione riunisce i bimbi attorno ai tavoli per gustare la frutta fresca; il cambio è la fase più delicata: il contatto tonico, visivo intimo col bambino; le attività svolte per il raggiungimento dello sviluppo psico-fisico-emotivo-sociale dedicato in base alle età; il pranzo che è parte integrante del progetto educativo; il riposo preceduto da un nuovo cambio; la merenda che ha gli stessi significati della colazione e del pasto; infine il ricongiungimento con la famiglia; alcuni bambini rientrano a casa, mentre altri proseguono le varie attività o si dedicano al gioco libero nella “piazzetta”.

Si respira l'armonia dell'insieme e la bellezza dell'ambiente determina uno stile di vita. “Considerato che gran parte dei bimbi vi trascorre anche 10 ore al giorno – commenta la signora Tobruk - è importante la bellezza dell'ambiente, contribuisce a formare la mente, l'ordine”. 

Da ogni spazio si accede all'esterno come forma di prolungamento dall'interno, attraverso un ampio portico continuo, che offre riparo. E' dedicato ai giochi all'aperto e alla cura dell'orto-giardino, nella rigogliosa e vibrante zona verde progettata dallo studio dell'architetto Paolo Pejrone.

L'unico spazio che non ha accesso all'esterno è la suggestiva “torre” della musica, di forma circolare, insonorizzata al fine di dare il giusto peso al ritmo, al suono, al rumore. Gli spazi a disposizione dei bambini sono molti e offrono l’opportunità di elaborare interventi educativi mirati come la pet therapy, la psicomotricità, la musica, il gioco euristico.

Proseguiamo la visita, entriamo nella sezione dell'Infanzia, dove gli spazi sono differenziati e sicuri, intimi per richiamare il senso della vita domestica, per garantire la libertà di giocare, altresì per offrire esperienze guidate e diversificate, al fine di sviluppare progressivamente autonomia e identità personale.

Inoltre i suddetti spazi, riconoscibili attraverso la scelta degli arredi, dei materiali, dei colori, trasmettono un senso di continuità con gli ambienti dell'asilo. Al primo piano gli spazi sono dedicati al gioco motorio, al laboratorio officina per svolgere le attività intergenerazionali, al laboratorio dedicato alla pittura e all'atelier per l'attività di esplorazione e narrazione.

La struttura, architettonicamente all'avanguardia, è stata progettata dallo studio Fagnola di Torino, che già nel 2009 aveva realizzato la moderna costruzione del nido.

La scuola dell'Infanzia si avvale di un Comitato Scientifico , presieduto dal professor Marcel Rufo, tra i più autorevoli specialisti a livello internazionale del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, il Comitato è composto dai pedagogisti, docenti universitari Quinto Battista Borghi, Marco Dallari e Francesca Pinto.

Il Nido e la scuola dell'Infanzia contribuiscono a migliorare la qualità della vita familiare dei dipendenti con bambini, promuovendo anche le possibilità di sviluppo e di carriera delle madri lavoratrici.

Sul piano didattico, la Scuola dell’Infanzia propone incontri intergenerazionali con gli anziani della Fondazione Ferrero, l’educazione alla pace, l’uso delle nuove tecnologie, la narrazione e la drammatizzazione, gli atelier creativi, l’educazione musicale, l’approccio alle lingue straniere e ai dialetti.

La sensazione è di entrare in un mondo magico in cui tutto ruota attorno alla cura, al benessere e alla gioia del bambino.

“Il nido Ferreo sembra progettato da una mamma e da un papà attenti, creativi, fantasiosi, competenti, rispettosi dei materiali “naturali” e desiderosi d'essere costantemente presenti nella vita dei loro figli”, è stato il commento della professoressa Maria Rita Parsi, in occasione dell'inaugurazione dell'asilo.

In sintesi il Nido e la scuola dell'Infanzia perseguono il fondamento di ogni progetto culturale e sociale della Fondazione Ferrero, in cui sono racchiusi i valori tanto cari a Michele Ferrero: “lavorare, creare, donare”, parimenti a “condividere valori per creare valore”, che è il titolo della prima biografia di Michele Ferrero, a cura di Salvatore Giannella, presentato in Fondazione martedì scorso.

Uscendo dall'edificio ho provato la piacevole sensazione di avere incontrato bambini fortunati, futuri e consapevoli cittadini del mondo.

Fiorella Avalle Nemolis

VIDEO