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Il Monviso è pronto alla sua "100 Miglia" con l'inedita M45K: avventura e bellezza intorno al Re di Pietra

SALUZZO

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CUNEO CRONACA - Da venerdì 19 luglio, le Terre del Monviso saranno protagoniste di un weekend sportivo di grande rilievo con le tre gare podistiche competitive del marchio "100 Miglia del Monviso". L'evento avrà inizio ufficialmente alle 20 in piazza Cavour a Saluzzo, con la partenza della 100 Miglia del Monviso prevista per le 21. Il weekend si concluderà domenica 21 luglio alle 15, sempre in piazza Cavour a Saluzzo, con le premiazioni delle gare.

La 100 Miglia del Monviso torna dal 19 al 21 luglio con il suo carico di storie, emozioni, aspettative dopo mesi di duro allenamento, ma anche opportunità per atleti e turisti. Un’occasione per sentirsi parte di un’esperienza che è insieme sportiva e turistica, di condivisione e contatto con se stessi. Attorno all’ultratrail nato quattro anni fa dall’intuizione di unire in un unico itinerario borghi medievali e paesaggi montani, gravitano gare satellite per un trittico di distanze (160, 45 e 20 chilometri) per arrivare davvero a tutti coloro che amano il trail e le corse in natura.

Dai portici antichi e le caffetterie di uno dei borghi più belli d’Italia alle pietraie che costeggiano i sentieri ai piedi del Monviso. La 100 Miglia del Monviso è ambientata in Piemonte, in uno dei paesaggi meno antropizzati dell’arco alpino, immersi in un patrimonio naturalistico unico. Il percorso è inserito in parte all’interno del Parco del Monviso, che gestisce, insieme al Parco Naturale Regionale del Queyras, la riserva della biosfera transfrontaliera del Monviso riconosciuta come patrimonio dall’Unesco. Qui vive un anfibio protetto e considerato vulnerabile, la salamandra di Lanza, che si può osservare in estate, soprattutto nei giorni di pioggia e nebbia, nella zona di Pian del Re e dei Laghi.

Un intero territorio che s’incontra e si racconta attraverso i suoi abitanti, accoglienti e sempre presenti per gli atleti e per il pubblico, la sua cultura (fatta di musica, parole e monumenti da scoprire) e la sua ricchezza enogastronomica. Sono molteplici gli eventi collaterali, sportivi e non, di una manifestazione che è entrata del cuore non soltanto di chi l’ha portata a termine, ma anche di chi ha avuto l’opportunità di assistervi dal Village in centro a Saluzzo alla partenza come da un rifugio in quota. C’è una storia per ogni atleta alla partenza. E ogni piccolo ristoro incontrato sul percorso ha un grande valore.

Due nuove distanze per un trittico di gare in luglio, una 45 e una 20 per arrivare davvero a tutti coloro che amano il trail e le corse in natura. Finlandia e Norvegia, Germania e Belgio, la vicina Francia tra i paesi che hanno almeno un iscritto a oggi. Alcune atlete élite e l’attesa per l’arrivo di alcuni ambassador che arricchiranno il parterre della 100 MM. I primi nomi? Valentina Michielli - Trailrunning Team Vibram e ambassador Topo Athletic, Marina Cugnetto - team Scarpa, ma anche un volto della tv, Marco Palvetti - noto soprattutto per il ruolo di Salvatore Conte, uno dei protagonisti delle prime due stagioni della serie Gomorra, per la sitcom Camera Café ed è stato protagonista del cortometraggio La legge del numero uno.

100 Miglia Monviso poi avrà tra i suoi ospiti Andrea Lanfri, campione paralimpico e oggi alpinista ed esploratore del Team Vibram, all’età di 29 anni è vittima di una meningite fulminante che stravolge la sua vita in modo permanente, privandolo delle gambe e di sette dita. Si riabilita da solo e si allena senza sosta fino a diventare il primo uomo pluriamputato nella storia a conquistare la vetta più alta al mondo! Una serata straordinaria con Andrea che, attraverso un docufilm, ripercorrerà la sua impresa sull’Everest. Dopo la proiezione Andrea dialogherà con il pubblico presente per raccontare e rispondere alle domande.

Accanto alla regina, la 100 Miglia Monviso - M160K, altre tre gare che accenderanno i riflettori sulla corsa in montagna: da un lato le inedite M45K da 45km e M20K da 20km, dall’altro lo storico Monviso Trail, a fine agosto, un concentrato di vedute mozzafiato ai piedi del Re di Pietra, con partenza da Crissolo. Il Comune di Saluzzo, il Parco del Monviso, le Unioni Montane dei Comuni del Monviso e della Valle Varaita, il Bacino imbrifero montano Valle Po e del Varaita quali promotori, Regione Piemonte e ATL del Cuneese come patrocinatori, la Fondazione Amleto Bertoni in qualità di ente organizzatore, con la consulenza tecnica di Carlo Degiovanni e delle Associazioni Podistica Valle Varaita, Atletica Saluzzo, Podistica Valle Infernotto e Atletica Sanfront.

La M160K è sicuramente la sfida più grande che il nostro territorio possa offrire: 9000 metri di dislivello positivo che si sviluppano in 160 km tra Valle Po - Bronda e Valle Varaita, con partenza e arrivo nella capitale dell’antico Marchesato: Saluzzo. Alle 21 di venerdì sera il centro cittadino si accenderà per accompagnare l’inizio dell’avventura di centinaia di ultra-runner. Il percorso si sviluppa inizialmente sulle colline della Valle Bronda, per poi uscire dai boschi arrivando al Colle di Gilba, panoramico crocevia a cavallo delle Valli Po e Varaita.

Di lì Rifugio Bertorello e Pian Munè, quindi discesa su Oncino, passaggio a Ostana e tappa nella prima importante base vita di Crissolo. Da qui inizia l’alta montagna, 40 km al cospetto del Monviso, passando per i Rifugi Quintino Sella e Vallanta, rifugio da cui si sale ancora al Passo della Losetta per poi iniziare una lunga “discesa” lungo la Valle Varaita, passando per una borgata di incredibile fascino, Chianale, in un sentiero tra Italia e Francia, per poi trovare il lungolago di Pontechianale, che porta a Casteldelfino e quindi a Sampeyre, da cui si ricomincia a salire verso Meira Paula. Dopo una discesa a Brossasco, ultimo sforzo fino a Santa Cristina di Verzuolo, da cui si inizia a intravedere il traguardo: il centro di Saluzzo ormai sembra a due passi, e l’emozione dell’arrivo non è lontana.

M45K. La grande novità dell’edizione 2023 è stata una nuova gara di distanza intermedia, per chi vuole avvicinarsi gradualmente alle 100 Miglia, o per chi è in allenamento per altre sfide dell’anno. Questa gara però ha una caratteristica tutta Terres Monviso: un anno si parte da Paesana (Valle Po), un anno da Sampeyre (Valle Varaita). Un anno 60k, un anno 45k. Insomma, si cambia sì, ma sempre nella continuità dei percorsi firmarti 100MM. 45 km e circa 2000 metri di dislivello per godere al massimo della parte bassa della 100 Miglia Monviso: partenza dal centro di Sampeyre, centro che con la sua bellissima piazza attraversata dal “sentiero” 100 MM si presta a una partenza. Da qui la salita verso Meira Paola e poi su sino alla cresta spartiacque tra le due Valli. Si corre verso la vetta del Monte Ricordone, per gli ultimi 30 km della corsa, si prosegue attraverso Brossasco, Isasca, San Bernardo del Vecchio e Santa Cristina, per raggiungere anche loro la festa che li attende al traguardo in centro a Saluzzo.

M20K. Che cosa mancava alla 100MM? Una gara corta che desse modo anche a coloro che hanno pochi km nelle gambe, o poco tempo, di far parte della “grande famiglia” della 100. Per questo l’abbiamo inventata e la domenica mattina sarà ancora una festa, ancora una partenza, ancora un arrivo. 20 km e circa 1000 metri di dislivello da Brossasco sino a Saluzzo passando per Isasca, San Bernardo del Vecchio e Santa Cristina. Un tragitto in un bosco antico, tra Chiese e Colli, per chiudere con 5 km che ti fanno immergere nell’Italia del 1500, in un Marchesato la cui bellezza è oggi valorizzata e protetta quotidianamente.

Domenica 25 agosto a Crissolo si chiude il trittico del Monviso, a Crissolo - il Comune che vide la nascita delle storiche Guide del Monviso - prenderà il via il Monviso Trail, una 26 km che lungo i sentieri storici del “Giro di Viso” passerà nella storia dell’alpinismo italiano, attraverso Pian della Regina, Pian del Re e i rifugi Giacoletti, Quintino Sella e Alpetto. Un totale di 1900 metri di dislivello al cospetto del Re di Pietra, una gara che in oltre 10 anni di storia è diventata il riferimento per migliaia di corridori in cerca di sfide estreme.

(Foto Stefano Jeantet)

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