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Il legame tra i Bersaglieri e Villa Oldofredi Tadini di Cuneo, dimora storica aperta domenica

CUNEO

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CUNEO CRONACA - In occasione della Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane che si tiene domenica 22 maggio per promuovere la valorizzazione del patrimonio storico e artistico rappresentato dalle residenze private, a Cuneo verrà aperta al pubblico Villa Oldofredi Tadini di Cuneo (via Ercole Oldofredi Tadini 19/21, Madonna dell'Olmo). Orario: 10,00-13,00; 14,30-18,30.

Il complesso si sviluppa attorno ad una torre di osservazione medievale a difesa della città di Cuneo. Si compone di un insediamento agricolo e di una parte adibita a “casa di villeggiatura” dei proprietari, i conti Mocchia di San Michele. Nel corso dei secoli vennero effettuati numerosi ampliamenti e arricchimenti, fino alla realizzazione della Cappella nel 1764. 

Nel 1799 i francesi, che occupavano Cuneo, decapitarono il conte Mocchia per il suo atteggiamento antifrancese (si dice che il fantasma del conte sia tuttora presente nella dimora) e la residenza venne gravemente danneggiata. L’aspetto attuale della casa si deve ai pazienti restauri di inizio ottocento realizzati da Luigi Mocchia in vista del suo matrimonio con la contessa Maria Oldofredi Tadini, appartenente ad una antichissima famiglia lombarda, signori del lago d’Iseo e della Franciacorta. Alla loro morte, la villa passò ai nipoti Oldofredi, tra cui Ercole Oldofredi Tadini, eroe risorgimentale. Nei suoi cinque secoli di storia la villa non è mai stata venduta.

La visita, a pagamento e su prenotazione, comprende: la cappella del 1763, ancora consacrata, che custodisce documenti delle Ostensioni della Sindone, un’urna con il saio quattrocentesco del beato Angelo Carletti, patrono di Cuneo, una pregevole statua lignea settecentesca della Madonna; gli interni della residenza, dai soffitti affrescati, che conservano mobili e cimeli del periodo risorgimentale. In occasione dell’adunata dei Bersaglieri a Cuneo verranno esposti alcuni cappelli storici dei Bersaglieri della collezione Lino Ravetto.

Il giardino, con visita libera e gratuita, è uno dei più antichi di Cuneo, censito tra i parchi storici e botanici della Regione Piemonte, con piante centenarie e rarità botaniche. Ancora leggibile l’originale impianto seicentesco alla francese, trasformato poi nell’Ottocento seguendo il gusto inglese.

Ercole Oldofredi Tadini, patrizio lombardo, fu uno dei principali artefici delle Cinque giornate di Milano. Al ritorno degli austriaci, fuggì con la famiglia in Piemonte, stabilendosi a Cuneo presso la sorella in quella che oggi è "Villa Oldofredi Tadini". Fu amico di Cavour e suo stretto collaboratore. Nel 1854 Cavour voleva che il Regno di Sardegna partecipasse alla guerra di Crimea contro la Russia, ma l'intero Governo sabaudo e soprattutto il Ministro della Guerra, Alfonso La Marmora, erano contrari.

Ercole Oldofredi invitò quindi a Cuneo, a villa Oldofredi, Cavour e La Marmora. L'incontro si tenne in giardino all'ombra di un secolare tiglio. A Cuneo La Marmora fu convinto e in compenso ottenne il comando delle truppe piemontesi in Crimea, dove, nella battaglia della Cernaia, si distinsero particolarmente i Bersaglieri, creati un ventennio prima da Alessandro La Marmora, fratello del ministro Alfonso. 

Saranno organizzate visite guidate alla cappella e alle sale interne per gruppi di massimo 15 persone esclusivamente su prenotazione. Contributo: 8 euro; gratuito per i bambini.

Per info e prenotazioni a partire da venerdì 20 maggio al 3355640248.

 

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